Riporto di seguito il comma 10 art.3 della legge regionale n. 27 del 29/12/2016: “La Regione garantisce la copertura del fabbisogno finanziario degli enti utilizzatori per l’onere relativo al personale a tempo determinato prorogato ai sensi del comma 9, nei limiti della spesa complessivamente sostenuta dall’ente nell’anno 2015 e con riferimento al numero di ore oggetto dei rapporti di lavoro a tempo determinato in corso al 31 dicembre 2015, secondo le seguenti modalità: a) per i comuni si provvede mediante l’utilizzo di PARTE del Fondo di cui all’articolo 30, comma 7 della legge regionale n.5/2014 e successive modifiche ed integrazioni nonché, per la quota complementare a carico degli enti utilizzatori alla data del 31 dicembre 2015, mediante utilizzo di PARTE delle assegnazioni ORDINARIE della Regione in favore di ciascun comune…” al comma 11 dello stesso articolo la legge stabilisce che: “La proroga del termine di cui al comma 9 si applica anche ai comuni in dissesto di cui all’articolo 259 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267 e successive modifiche ed integrazioni e a quelli che hanno fatto ricorso alla PROCEDURA DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO pluriennale di cui all’articolo 243 bis del medesimo decreto legislativo, tenuto conto che, per effetto della disposizione di cui alla lettera a) del comma 10, la spesa acquista carattere di NEUTRALITA’ per il bilancio dell’ente …”
La copertura dell’intero costo del personale precario viene garantita, in PARTE, con i trasferimenti da sempre destinati all’Ente e per la PARTE residua con i trasferimenti correnti che la Regione ogni anno trasmette per i servizi ESSENZIALI e delegati dalla stessa. In sintesi le somme dei trasferimenti ORDINARI destinate ai servizi ESSENZIALI (Servizi per i disabili, ricoveri per anziani, trasporti e altri servizi socio assistenziali) a partire dal 2017 vengono DIROTTATE per garantire copertura finanziaria al personale precario in servizio negli enti locali. Da quanto ci comunicano, per le vie brevi, dall’Assessorato Enti Locali non si tratterebbe di PARTE dei trasferimenti, anzi. Le somme complessivamente trasferite non coprirebbero il 100% del fabbisogno per il personale precario. Altro che PARTE dei trasferimenti! Altro che NEUTRALITA’ per il bilancio dell’ente! La Regione ci costringe a scegliere tra garantire i servizi essenziali alla comunità favarese o continuare a finanziare con i trasferimenti ordinari (insufficienti) il personale precario.