C‘era una volta una pista ciclabile o meglio ciò che ne resta. Stiamo parlando del “famoso” progetto denominato ORTUS (Consolidamento e riqualificazione degli Orti Urbani) finanziato nell’ambito dei Programmi Innovativi in Ambito Urbano denominati “Contratti di Quartiere II” per un importo poi riveduto di € 4.500.000,00. La riduzione del finanziamento ha comportato il ridimensionamento del progetto preliminare ridotto di circa 3.000.000,00 di Euro. Tale drastico, ridimensionamento ha impedito di completare il progetto. Quella che doveva essere una pista ciclabile è solo una passerella di calcestruzzo. Ortus è l’emblema della gestione del bene pubblico nel nostro paese e in generale in Sicilia. Infatti, da progetto ambizioso e per certi aspetti lungimirante è diventato una discarica della “munizza” e via di fuga per le auto che lo usano come passaggio veloce “per tagliare” il traffico di Corso Vittorio Veneto, con la scala di accesso ridotta ormai a un cumulo di macerie provenienti dal vicino piazzale. Il sito rimane senza controllo poiché le telecamere di videosorveglianza non funzionano e l’illuminazione pubblica è assente. Insomma, un “Non luogo” dove tutto è lecito e sopratutto nessuno pulisce. Quello che potrebbe diventare un importante luogo di aggregazione giovanile è lasciato in uno stato di abbandono e degrado. L’Amministrazione aveva predisposto un bando pubblico finalizzato all’adozione di questi spazi al fine di preservarli e incentivarli. Ad oggi, però, il luogo rimane terra di nessuno.