“Tra le favole delle tavole rotonde dell’ANCI e la realtà di ogni giorno vi è una differenza, purtroppo, più che abissale. Un centro storico cadente tra transenne e palazzi che crollano; Il sempre più incombente spopolamento di giovani agrigentini; un litorale bellissimo trascurato e abbandonato a se stesso; rifiuti ovunque; un parco, il parco Icori, tra i più grandi del nostro mediterraneo devastato e ridotto ad una discarica a cielo aperto. Di cosa si vanta Firetto? Come sta riducendo Agrigento? Di quale modello culturale parla il Sindaco Firetto? L’unica risposta che ci viene in mente è che sicuramente il modello, il suo modello politico, è da non seguire”. Analisi cruda quella esposta dal consigliere comunale di Nuccia Palermo. Pesanti, appunto, le parole del Capogruppo della LEGA che descrive nei dettagli il quadro che dipinge quello che la stessa definisce “fallimento del progetto politico firettiano”.
“Firetto e i suoi assessori dovrebbero chiedere scusa a tutti gli agrigentini. Scusa – scrive ancora Nuccia Palermo – a tutti i commercianti che hanno chiuso le loro saracinesche, a tutte quelle mamme che vedono i loro figli emigrare in cerca di fortuna, a tutti quei meno abbienti che soffrono ogni giorno dinnanzi ad una giunta comunale sempre più ricca in beffa a delle casse dell’Ente sempre più vuote e meno a disposizione dei più poveri. Firetto e i suoi prodi dovrebbero chiedere scusa a tutti quei cittadini che vedono la propria città cadere a pezzi, che vedono le proprie strade spaccarsi e franare, che vedono il diritto allo studio come una lontano utopia. Firetto dovrebbe chiedere scusa a tutti coloro che lo hanno votato credendo nel taglio con il recente passato, un recente passato che lui stesso tiene vivo all’interno della sua Giunta. L’Idea era: Zambuto il suo predecessore stroncato da Firetto simbolo del cambiamento. Bene, la realtà è una giunta Firetto- Zambutiana. I 3 assessori simbolo di Zambuto, infatti, nelle persone di Hamel, Amato e Muglia sono la palese dimostrazione della continuità. Insomma Sindaco, è vero di cultura si mangia. Peccato che Agrigento soffre la fame! Faccia meno tavole rotonde – conclude il Capogruppo della LEGA – e viva di più la città e le problematiche di cui soffre. L’unico applauso lo facciamo ai coraggiosi agrigentini che lottano quotidianamente”.