“È stata chiesta ufficialmente, al Dirigente del personale del Comune di Agrigento, l’intera pianta organica del personale comunale con dovizia di particolari sia in merito all’attuale mansione che al carico di lavoro per soggetto. Tale richiesta nasce dall’urgente esigenza di procedere alla valutazione di una possibile rimodulazione di quelle che sono le specifiche mansioni per i diversi settori di competenza in modo da valorizzare sia il personale che i servizi resi alla città”. A comunicarlo è il consigliere indipendente e componente della III commissione, Nuccia Palermo, che esprime soddisfazione per il lavoro di analisi e possibile rimodulazione che la commissione stessa, relativamente alle materie di competenza ed insieme ai colleghi oggi presenti Calogero Alonge e Salvatore Falzone (come sostituto dell’assente Presidente Giorgia Iacolino), intende portare a termine. “La riorganizzazione della macchina comunale- continua il consigliere Nuccia Palermo- è il primo atto che un buon amministratore in presenza di problematiche organizzative gravi deve affrontare soprattutto considerando che gli stessi revisori dei conti la pongono da tempo come prima misura correttiva da applicare. È un’azione tardiva, certamente – sottolinea Nuccia Palermo – ma fondamentale per dare una sterzata ad una macchina che sembra ingolfata ed oggi la commissione intende non attendere più un’amministrazione evidentemente lenta”. Tuttavia, la consigliera indipendente Nuccia Palermo, tranchant, parla anche delle ripetute assenze del Presidente della III Commissione Giorgia Iacolino. “Non posso che ringraziare gli sforzi del collega Alonge, sempre presente e pronto in questi mesi a portare linfa nuova alla città ed il collega Salvatore Falzone anch’esso quasi sempre presente in sostituzione dell’ormai presidente e quasi sempre assente Giorgia Iacolino – conclude il Consigliere Nuccia Palermo – ma al contempo non posso che ricordare il gravoso impegno che il nuovo Presidente ha assunto invitandola alla presenza e a portare all’apice degli impegni quello politico. Si ricorda infatti che l’impegno istituzionale non è una prescrizione medica quindi va fatto solo con passione e dedizione alla Città ma soprattutto con la presenza”.