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A Canicatti’ si torna a respirare aria pulita. Fronte Verde ecologisti indipendenti si congratula con la giunta comunale

Il responsabile nazionale del dipartimento “Ambiente” di Fronte Verde Ecologisti Indipendenti, Alberto Crapanzano, facendo riferimento agli accorati appelli dell’anno 2017, coi quali si puntavano i riflettori dell’opinione pubblica sul centro abitato di Canicattì assediato dalle polveri sottili e da ossidi di azoto provenienti dagli scarichi degli autobus che sostano nel centralissimo Largo Aosta e altresì invitava l’amministrazione comunale della Città di Canicattì a trovare le soluzioni più adatte a garanzia del diritto alla salute dei bambini e delle famiglie canicattinesi, si congratula con l’amministrazione stessa guidata dal Sindaco Ettore di Ventura per la sensibilità dimostrata a risolvere la delicata problematica ambientale.

Infatti il brillante risultato ottenuto dell’approvazione definitiva dei lavori di riqualificazione urbana di Piazzale  Nassiriya ed il relativo trasferimento del terminal dei bus dal Largo Aosta, favorirà il decongestionamento del traffico urbano ed interurbano dei centri urbani e la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, tutti elementi indispensabili per una visione nuova e salutistica della città.

 Il responsabile nazionale del dipartimento “Ambiente” di Fronte Verde Ecologisti Indipendenti auspica che i lavori del nuovo terminal di Piazzale Nassiriya potranno iniziare presto affinché finalmente i cittadini canicattinesi potranno tornare a respirare aria pulita nella loro amata città di Canicattì.

“Per migliorare la qualità dell’aria – scrive Crapanzano –  tutti i Comuni hanno a disposizione diversi strumenti come ad esempio: l’applicazione della Legge N. 10/2013 la quale detta “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, una Legge dello Stato, di alta morale etica, spesso dimenticata per la quale i comuni con più di 15000 abitanti sono tenuti a dover provvedere ad avere un catasto degli alberi; cambiare stili di vita attraverso campagne mirate nelle scuole; riconversione ecologica di industria e agricoltura; valorizzazione dei territori; favorire la nascita di microeconomie locali; limitazione della circolazione delle auto altamente inquinanti a favore della circolazione di mezzi meno inquinanti con motore ibrido , elettrico, etc; programmazione di giornate ecologiche a piedi ed in bicicletta”.

“Questi accorgimenti e altri programmati tramite i PAES (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile) – conclude Crapanzano – producono non solo benefici immediati sulla salute dei cittadini, ma anche sull’economia, attraverso i finanziamenti europei; non è un caso che i Paesi nordeuropei con i partiti ecologisti al governo soffrono meno la crisi economica che da oltre un decennio danneggia il nostro Paese”.