Alcune riflessione che vorrei fare a voce alta (scrivendo), stimolato dall’intervento della nostra Sindaca.
Prima un appunto, perché vorrei ricordarLe che Lei è, oggi, La sindaca di Favara, ed è quello che interessa a tutti i cittadini, che Lei poi sia anche una componente del M5s è un fatto secondario, che attiene alla sua sfera personale politica e che può interessare, forse, coloro che fanno parte del “suo” movimento.
Questa premessa per dire che un Sindaco parla alla sua città, alle forze politiche, ai Consiglieri Comunali, alla società economica e culturale, insomma a tutta la “sua” collettività o tramite comunicati stampa, da affidare ai mezzi di informazione cartacea o on-line, oppure con conferenze stampa (paura di domande scomode?), che, saranno metodi classici, ma che non sono stati ancora sostituiti scrivendo il proprio pensiero su FB, che può solo essere una integrazione. Questo, a mio sommesso parere, dimostra che ancora non ha chiaro quale sia il Suo ruolo e il Suo compito, Lei Sindaca Alba è la rappresentante di tutta la città e di tutte le sue espressioni. Il Sindaco è una carica istituzionale che rappresenta TUTTI, e deve comunicare con TUTTI, saluto compreso, spero lo ricordi una volta per sempre.
Premesso questo, da quello che la Sindaca scrive appare chiaramente che non avevano e, purtroppo, ancora non hanno, il concetto chiaro di cosa volesse significare dichiarare un dissesto. Ma che non lo sapesse la Sindaca, ci potrebbe anche stare, ma che non lo avesse chiaro il suo Assessore, che è stata chiamata, appunto, a svolgere il compito di responsabile delle Finanze, la cosa è fortemente grave e nociva.
Intanto si capisce chiaramente che, non so se per convinzione o per difendere la propria scelta, continua, la Sindaca, a sostenere la necessità del dissesto.
Ma facciamo finta di passarci sopra, però subito dopo passa, sempre la Sindaca, a sostenere che le difficolta amministrative provengono appunto dal dissesto, allora deve decidersi ad affermare se il dissesto doveva servire a intraprendere un cammino amministrativo svincolato dal passato o se invece questo è stato poi causa delle “difficoltà più che straordinarie” come lei stessa dichiara.
Da qui la mia personale amara considerazione: non è che per caso i cittadini hanno affidato di guidare un aereo a chi non sapeva nemmeno guidare un triciclo?
Perché sembra chiaro che l’amministrazione, con la Sindaca in prima persona e con l’assessore Maida in testa, non sapevano, non solo come dichiarare il dissesto, ma non avevano assolutamente chiaro il quadro d’insieme una volta dichiaratolo, ma nemmeno quale sarebbe stato il loro “nuovo” percorso amministrativo da seguire successivamente.
Ovviamente, io, non so se loro speravano o credevano nei miracoli, che una volta dichiarato il dissesto tutto si sarebbe messo a posto da solo, forse sperando in qualche mano divina, o se non sapessero cosa fare, subito dopo averlo dichiarato.
Lo scrivo, dopo quasi due anni della loro amministrazione e dalla non dichiarazione dei motivi di questa attuale crisi amministrativa in cui hanno trascinato l’intera città.
Due cose semplici dovevano fare ma che non hanno fatto e che purtroppo continuano a non fare, appunto.
Capire che la crisi economica del comune di Favara era ed è dovuta, principalmente ma non solo, alla mancata riscossione, e, immediatamente dopo il dissesto, mettere in moto la macchina amministrativa perché il comune di Favara cominciasse a riscuotere come qualsiasi comune, normalmente virtuoso.
Ora non averlo capito allora e non aver messo in moto i meccanismi necessari è grave, ma non leggere nemmeno una parola di riferimento nello scritto della Sindaca, affidato a FB, è fortemente deleterio per il futuro di Favara.
Questo spiega anche, non solo il tiramolla sul bilancio riequilibrato 2016 e sul triennale 2016-2018, con approvazioni di Giunta e marce indietro e tutto quel tran tran che ne è derivato, compreso il parere negativo dei revisori, ma mette a nudo e dimostra quanto detto sopra, e dimostra, anche, l’incapacità, dopo due anni, di mettere su carta un bilancio annuale e uno triennale, con l’aggravante che dopo due anni della sua sindacatura Favara è senza uno straccio di bilancio e non so come amministrano, da gennaio 2018, trovandosi totalmente nella illegittimità.
Ora non parlare di tutto questo vuol dire o non avere capito cosa sta succedendo non solo a loro ma a tutta la città complessivamente, o non avere e non volere un rapporto chiaro e dialettico con la propria città e i propri cittadini che si intende rappresentare e governare.
Una amministrazione che, in campagna elettorale faceva vanto di trasparenza e di palazzo di vetro, e che adesso, non parla di tutto questo, è invece omertosa.
Avete letto, anche un minimo accenno, sul perchè delle dimissioni del Vice Sindaco Attardo nell’esternazione della Sindaca? O della revoca, trattamento del differenziato alla ECOFACE e affidamento dello stesso alla TUTELA AMBIENTE con semplice lettera e senza gara?
Certo che se riflettere 12 giorni ha prodotto questo risultato, si spiega il perché del fallimento amministrativo e dell’atteggiamento di reticenza che nulla ha a che vedere con la cittadinanza attiva. Con questa frase la Sindaca spiega le dimissioni: “inaspettata scelta, accettata (?) ma non condivisa, del Vice Sindaco Attardo”. Se non si ritiene dare anche una pur minima spiegazione, la domanda sorge spontanea: cosa c’è sotto, considerata anche la parentela che lega il Sindaco col suo vice? E perché nessun riferimento al comunicato stampa dei consiglieri del M5s che accusano l’amministrazione di inefficienza, a voler essere generosi?
“…siamo pronti a rilanciare con determinazione l’attività amministrativa e ad intraprendere il giusto cammino per il bene della città di Favara”. Perché per rilanciare l’attività amministrativa si sono dovute attendere le dimissioni del Vice Sindaco? Non è che per caso si voglia far intendere che Lui potesse essere il famoso freno a mano? Non è che magari, invece, non condividesse l’attuale attività amministrativa? Penso sia indispensabile maggiore chiarezza nei confronti dei cittadini, non potete mettere il coperchio su una pentola che bolle e che rischia di esplodervi fra le mani ma i cui danni graveranno sui cittadini favaresi.
Considerato che la Sindaca scrive di rilancio amministrativo, si evince che non intende dimettersi, cosa che invece farebbe bene a fare o quantomeno ad allontanare chi è stato causa di questo disastro economico, il prossimo dissesto, che ormai dichiarerete a breve, a chi lo accollerete sempre alle passate amministrazioni ma che invece sarà tutto e solo Vostro?
Il rilancio amministrativo, che, a parole, dichiara di voler avviare, in cosa consiste e quali sono le iniziative che intende mettere in campo?
Il silenzio e la reticenza non aiutano Favara a risollevarsi per intraprendere il cammino della ripresa e che fino ad oggi, Lei, non è stata in grado di far iniziare.