Sarà possibile a partire dal 1 dicembre presentare la domanda per ricevere il reddito di inclusione dal 2018.
A darne notizia, l’assessore comunale Rossella Carlino. “Per i cittadini che rispetteranno i requisiti di reddito richiesti, documentati con modello ISEE, la carta REI darà diritto a beneficiare di un assegno pari ad un massimo di circa 485 euro al mese e di un progetto di inclusione sociale e lavorativa. L’importo del reddito di inclusione – continua l’assessore Carlino- viene erogato prendendo a riferimento non soltanto il reddito ma anche la composizione del nucleo familiare”. L’istanza potrà essere presentata presso gli uffici comunali di solidarietà sociale presso Villa Liberty di Favara. La carta REI avrà decorrenza a partire dal 1° gennaio 2018 e verrà erogata per un periodo massimo di 18 mesi. Nel decreto attuativo entrato in vigore dal 13 ottobre 2017 si legge che per chi già riceve il SIA, sostegno all’inclusione attiva, l’assegno verrà garantito per tutta la durata prevista. Tali cittadini, se rispetteranno i requisiti per l’accesso al reddito di inclusione, potranno richiedere la trasformazione del SIA in REI. Si ricorda che al fine di beneficiare del reddito di inclusione è richiesto di presentare il modello ISEE. Di seguito le condizioni per poter usufruire del reddito di inclusione. Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni: presenza di un minorenne; presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore; presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).presenza di un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione. Inoltre, il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di: un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro; un valore ISRE non superiore a 3mila euro; un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola). È, infine, necessario che ciascun componente del nucleo familiare: non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria; non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).