(al centro della foto, da sin. Salvatore Cimino, Mattia Petitto, Luigi Petralia, tra Cavallaro e Bray)
Sono giovanissimi e, tra loro, c’è anche un bambino prodigio. Sono i vincitori del premio assegnato, nella sede della Fondazione Sciascia di Racalmuto, a conclusione del master di scrittura organizzato dalla Strada degli Scrittori in collaborazione con la Treccani. E’ stato il direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Massimo Bray a consegnare oggi, domenica 19 novembre, il riconoscimento a tre dei 43 corsisti invitati a presentare un elaborato nella forma di novelle, bozze di romanzi, piccoli saggi.
E’ Mattia Petitto, 12 anni a dicembre, di Caltanissetta, iscritto alla prima media, durante il master di scrittura presente a tutte le attività sempre accanto alla mamma, a conquistare il terzo posto, il premio “Vigata” del valore di mille euro, con il racconto “Dialogo miope”. Mattia ha immaginato di scrivere una lettera al Silenzio, perché ritenuto, purtroppo, “sempre meno presente, lontano, evanescente, a volte proprio
sconosciuto”. Il premio “Noce, il secondo premio, del valore di millecinquecento euro è andato a Luigi Petralia, 19 anni,di Agrigento, studente di Medicina all’Università Cattolica di Roma, ancora maturando al momento del Master di luglio. Ha convinto la Commissione il suo racconto “Critica della ragion scritta”, per la sapiente e vivida costruzione del personaggio e per l’uso di un linguaggio “volutamente ricercato e indubbiamente molto colto”. Il primo premio, il premio Caos, del valore di duemilacinquecento euro è andato a “La basculla” di Salvatore Cimino, 15 anni, di Agrigento, studente del Liceo classico Empedocle. La Commissione gli ha assegnato il podio più alto “per la capacità di costruire sapientemente un racconto equilibrato dal punto di vista della struttura della trama e della scrittura, del ritmo della narrazione e dei personaggi”.
Durante la premiazione, coordinata da Felice Cavallaro, presidente della Strada degli Scrittori, alcuni brani tratti dai racconti premiati sono stati interpretati dall’attrice Lia Rocco. Presente fra gli altri il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che ha posto l’importanza di questo premio nel percorso che candida la sua città a Capitale italiana della Cultura 2020.