Favara Politica

Marilì Chiapparo: “Un diritto non è ciò che ti viene dato da qualcuno; e ciò che nessuno può toglierti”.

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

 

Marilì Chiapparo non si accolla le accuse del consigliere 5 stelle Sanfratello, il quale punta il dito- nel suo comunicato in risposta al precedente comunicato a firma Chiapparo- Castronovo- scrivendo “Piuttosto che comunicare improbabili cifre in merito ad una presunta evasione della Tari, la consigliera Chiapparo potrebbe dirci il buco di bilancio ha lasciato lei durante il suo anno da assessore nella giunta Manganella?”.

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Inevitabile la risposta delle Chiapparo. Di seguito la nota stampa.

“Invito “chi”, per non sottaciuti interessi elettorali, si affanna a negare l’evidenza del fallimento grillino al palazzo di Città, agitando le sue giornate lavorative tra le tastiere di giunta, ufficio di Presidenza e gruppo consiliare a 5 Stelle, a produrre le cifre de “il buco di bilancio” che la sottoscritta avrebbe lasciato durante l’anno da assessore nella giunta Manganella. Anziché cercare di attingere nello stagno della delazione, in cui seguitano a sguazzare sin dal loro concepimento politico, i grillini favaresi spieghino piuttosto ai cittadini quale “somma urgenza” li ha spinti a votare “a sacco d’ossa” i punti all’odg del Consiglio comunale riguardanti il “piano Tari 2017” e la “connettività ed adeguamento software”, lascando invece che il bilancio 2017 contini ad accumulare ulteriori ritardi, forse perchè, trattandosi di un “bilancio lacrime e sangue”, non è funzionale alle prossime elezioni regionali! O attraverso la delegittimazione del Collegio dei Revisori dei conti, prima accusati di non lavorare dall’assessore forestiero e poi platealmente ignorati rispetto al parere negativo reso loro in merito al piano Tari 2017 e alla connettività ed adeguamento software, si vuole lanciare un chiaro messaggio agli stessi, ossia: “cari Revisori, o la finite di remare contro, oppure, visto che noi grillini in tema di revisori di Fiducia ci sappiamo fare, vi costringiamo ad andarvene provvedendo ad attingere dal nostro esclusivo albo”. Mi fermo qui- conclude Chiapparo- perchè il resto delle mie argomentazioni è destinato alle autorevoli sedi preposte, dove non arrivano le tastiere a 5 stelle, nè i loro schizzi di fango, nè chi è solito sbirciare dal buco della serratura, ma la sola forza del Diritto, che valuta, discerne e giudica nel rispetto delle regole fissate dall’ordinamento giuridico. Il tutto, sia chiaro, a tutela dei cittadini Favaresi e, nondimeno, per tranquillizzare chi, fuori dal civico consesso, pensa che la minoranza in Consiglio comunale sia ridimensionata e si limita solo alla guerriglia”.