Decisamente movimentato il Consiglio comunale di Favara svoltosi ieri sera.
Un consiglio che doveva iniziare alle ore 18.00 inizia dopo 52 minuti di ritardo. Il presidente chiama l’appello, 20 consiglieri presenti in aula, tra cui 11 di maggioranza e 9 di minoranza. Quindici i punti all’ordine del giorno. Si inizia con il primo punto:
Comunicazioni del Presidente;
“Invito l’amministrazione comunale, i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione a ricondurre e ridimensionare le polemiche sulle dichiarazioni del Sindaco di Favara in occasione della kermesse regionale del M5S.
Il Sindaco ha già puntualizzato il senso delle frasi pronunciate a Palermo e non credo ci sia bisogno di alimentare ulteriormente lo scontro”.
Finito l’intervento del presidente, chiede di intervenire il consigliere di opposizione Tonino Scalia, chiedendo chiarimenti sulla diretta streaming. Inizia cosi, con tono piuttosto alto, la forte tensioni tra il presidente ed il consigliere Scalia che dura circa 10 minuti. Durante l’intervento, Scalia, alimentato dalla forte rabbia per quello che ha detto la Sindaca Alba durante la kermesse a Palermo, desiderava e aspettava le scuse da parte del presidente e della Sindaca non presenta in aula. A questo punto, i consiglieri di opposizione decidono di lasciare il consiglio comunale finché non sarà presente il primo cittadino. La seduta decade per mancanza di numero.
Il presidente Di Naro sospende l’assise per un’ora aspettando l’arrivo del Sindaco.
Esattamente, alle ore 20.17 riprende la seduta con la presenza del primo cittadino.
Subito, il sindaco chiede di intervenire e ripete le stesse parole dichiarate alcuni giorni fa alla stampa, in cui dice “sono stata giudicata/apostrofata dai consiglieri di opposizione, fin dall’inizio del mio insediamento, come “incapace, maleducata, superficiale, irresponsabile, distruttiva, sciagurata, frustrata, ambiziosa, pretestuosa, sceriffo tra pupi e pupari […].
“Puntualizzando sul mio intervento alle regionarie M5S di Palermo – continua Anna Alba – la corruzione di cui parlavo, non ha nulla di perseguibile penalmente ma politicamente si”, scatenando un’ovazione tra il pubblico.
Insomma, ai consiglieri di opposizione non è stato di loro gradimento l’intervento della sindaca, loro, aspettavano ben altre scuse.
Chiede di intervenire Sergio Caramazza in cui dice:
“La sua risposta non mi rassegna per niente, il fatto che lei sottolinea, che quando parla di affari loschi e di tentativi di corruzione non si riferisca a fatti penalmente perseguibili. Bene probabilmente la salva da non avere denunciato ogni fatti a chi di dovere, ma non la salva da una valutazione politica negativa che fa principalmente in questo momento. Lei parla di fatti gravissimi anche politicamente che a me non mi appartengono…MI GUARDA IN FACCIA, NON GUARDA IL TELEFONINO, PERCHÉ IO LO ASCOLTATA PER BENE. Io sono una persona pulita come le mani che ha fatto vedere lei sul palco…. Scusatemi, ma sono veramente arrabbiato…perché oltre il danno la beffa, la beffa perché, chiedere scusa ma realtà di non farlo, perché parliamo ancora di cose che non sono realmente perseguibile ma sono umanamente, e moralmente gravissime, che a me non appartengono, non accetto questo tipo di scuse e finisco qui”
L’intervento del consigliere Marilì Chiapparo:
“Non le nascondo, che stasera non volevo neanche intervenire, ma non volevo intervenire so perché ho capito i personaggi che ho di fronte e quindi ho capito che sarebbe stato fiato sprecato. Po’ ciò ripensato, e ho detto, non posso non intervenire, e specie dopo avere sentito il suo discorso poco fa. Non posso non intervenire, sulle gravi affermazione in occasione della kermesse dello scorso 9 luglio. Le faccio una premessa signor Sindaco, premetto che quelle affermazione gravemente lesive della dignità personale di ciascuno di noi, della dignità personale di ognuno di noi consigliere di opposizione, oltre che offensiva alla nostra riputazione, e per questo per quello che mi riquadra, sindaco, il gli anticipo che svolgerò querela nei suo confronti, e lo farò a me che, lei sindaco, riabiliti ciascuno di noi consiglieri attribuendoci di Irreprensibilità e di correttezza per come noi siamo. Non le nascondo sindaco, che quando ho visto quel video “l’incazzatura” scusatemi, e fatti passare il francesismo, rispondo cosi forte che avevo pensato di arrivare stasera in consiglio comunale con la querela e di sbattergliela sul tavolo. Ma sindaco, non mi contraddistinguo, io non agisco mai di coda, e ho preferito darglielo l’opportunità di un confronto, ho preferito dargliela un dritto di replica, che non merita sindaco e lo dico perché non lo merita, perché non è la prima volta che la sentiamo predicare contro l’opposizione. Lei parla che è stata apostrofata come incapace, inadeguata, sceriffa, tra pupi e pupari. Sindaco non ci faccia ridere, sono aggettivi detti in contesti meramente e prestamente politici. Noi il quel video abbiamo visto un suo sfogo che di politico non era nulla era uno scopo per la dignità personale di ciascuno di noi era una offesa personale cose che non aveva mai fatto sindaco, e le ricordo un’altra cosa, non merita questo dritto di replica che io ho voluto dare, ricordo il suo post su facebook rivolgendosi ai consiglieri di opposizione “i cani che abbaiano a la luna”[…]
La mia pazienza ha un limite. Questo limite è stato superato. Con quelle dichiarazione sindaco, lei ha dimostrato di essere immaturata […] Si sta macchiando di convivenza…quindi devi andare in procura, se tutto fossi stato vero! ma se vero non è, restiamo inattesa di una smentita ufficiale. Aspettiamo delle scuse, cosi come lei ha parlato davanti migliaia di persone sul palco, cosi lei sindaco registri le sue scuse e le manda, le faccia conosce a tutte le testate giornalistiche. Ci devi riabilitare uno per uno. Concludo, che, in questa vicenda, il sindaco è in buona compagnia, il presidente ha il dovere di difendere la dignità del consiglio comunale […]. Non voglio spendere altre parole su di voi, sarebbe inutile. Grazie”.
L’intervento del consigliere Laura Mossuto:
“Capita che in questa amministrazione, mi sembra di assistere a scuse che sono accuse, e devo dire signor sindaco, perché quello che capita e che onestamente nel momento viene qui a dirci nel corso di comunicati politici, che lei è stata apostrofata, vuol dire che abbiamo la conferma che lei non era a l’altezza del ruolo che lei deve ricoprire. Credeva forse di fare il sindaco e amministrare 5 anni senza che nessuno le movesse critiche, senza che nessuno giudicasse, anche in maniera pesante. Noi l’abbiamo ascoltata… io ho letto il comunicato che lei ha indirizzata all’onorevole del mio partito, ho visto anche l’intervento che ha fatto oggi, e devo dire che, lo dico da avvocato, ma credo che non sia necessario essere un avvocato, continuo ha non capire quello che voleva dirci. Stasera è venuto a raccontarci, che qualche millantatore esponente di qualche partito politico e venuto a chiedere delle cortesie. Se è uno di noi, lei questa sera lo deve dire! Io da consigliere comunale ho diritto di sapere se qualche esponente, qualche persona vicino a me, o qualche consigliere di opposizione, è venuto a chiederle delle cortesie a nome nostro. Lei oggi, ha l’obbligo di dirlo. Non funziona cosi signor sindaco! Devo dire che mi aspettavo di più! Questa sera non lascerà quest’aula “ed io non lo permetterò” senza che mi venga a dire chi si è presentato chiedendole dei favori a nome nostro! Lei, questo lo deve a noi e alla cittadinanza!! Grazie”.
L’intervento del consigliere Tonino Scalia
“Credo che durante la kermesse, sindaco, i toni che sono stati usati, credo che non gli appartengono, forse si è lasciata prendere dall’emozione, forse il caldo, forse la platea in cui tutti noi non siamo abituati, come tante altra gente. Lei ha accusati come millantatori segretari di partito, e non solo signor sindaco, durante la kermesse, lei rappresentava il primo organo ufficiale delle forze dell’ordine del suo paese. Lei ha accusata la stampa, puoi si scusa dicendo” non era rivolto a voi giornalisti di Favara” era rivolto alla stampa nazionale. Ancora più grave signore sindaco, [io posso rispondere della mia persona] ma mi farebbe cosa gradita se ci farebbe nome e cognome cosi posso venire a conoscenza di chi mi sta a fianco.
Caro sindaco, e facile, prendere una cantonata, ma bisogna avere anche il coraggio di ritornare indietro, e di dire una semplice parola “scusa”, come ha fatto con la stampa, bastava questo, ma ora non mi basta più! Perché in quella kermesse, il suo comunicato ha fatto il giro del mondo. Lei se vuole ritornare sui suoi passi, deve comunicare sul sito ufficiale del suo capo Grillo, CHE HA SBAGLIATO E CI CHIEDE SCUSA…E RIABILITA OGNI SINGOLO CONSIGLERE COMUNALE DELL’OPPOSIZIONE.
Io fra poco mi legherò in piazza Cavour, e finirò lo sciopero fino a quando lei andrà in procura, le do 24 ore di tempo! […] È chiaro che la politica ha bisogna di serenità, questo è un comune con tanti problemi, prendiamoci per mano per salvare questo paese. Grazie”.
Alle ore 21.00, i consiglieri di opposizione abbandonano l’aula e cade la seduta per mancanza di numero legale. La seduta viene rinviata per le ore 18.00 di oggi.