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Viadotto Petrusa. Si può eliminare il disagio per recarsi da Favara ad Agrigento e viceversa?

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Una lettera aperta è stata inviata all’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (ANAS)  dal movimento Articolo Uno-MDP Favara. L’intento è quello di sottoporre alla sua attenzione alcune problematiche legate ai tempi per la ricostruzione e la conseguente riapertura al traffico veicolare del viadotto Petrusa. La lettera è a firma di Carmelo Castronovo, componente movimento Articolo Uno-MDP Favara.

A seguire la lettera aperta inviata all’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (ANAS).

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Da quello che si legge sulle notizie di stampa fornite dall’ANAS Regionale “I tempi per la ricostruzione e la conseguente riapertura al traffico veicolare del viadotto Petrusa, che rappresenta un arteria fondamentale per i residenti del territorio di Favara, (aggiungo io: e perché no per i residenti di Agrigento e per i dipendenti e Polizia Penitenziaria che prestano servizio al carcere Petrusa?) sono legati alla redazione del progetto che ANAS presenterà in tempi brevi.”

Cerco di temporizzare il concetto espresso dall’ANAS: ancora siamo alla redazione del progetto, e voglio sperare ci sia già il dovuto finanziamento, a seguire ci dovrebbe essere il bando di gara e successivamente ancora lo svolgimento della gara d’appalto e infine l’esecuzione dei lavori.

Facendo un rapido calcolo a spanne l’opera sarà pronta per la fruizione dei cittadini non prima di almeno tre-quattro anni.

Nel ringraziare l’ANAS di esserti accorta della pericolosità del ponte Petrusa in coincidenza con l’inaugurazione (ma non del completamento) della SS 640 adesso chiamata “strada degli scrittori” mi permetto di chiedere se pensa che si possano isolare Favara ed Agrigento per un così lungo tempo?

Io mi permetto di suggerire una soluzione provvisoria ed a bassissimo costo per rendere molto meno disagiato il collegamento tra il capoluogo della provincia e uno dei più grossi centri della provincia, e che ha anche il pregio di essere assolutamente a basso costo, appena qualche migliaio di euro.

Il maggiore disagio attualmente si verifica nel cercare di raggiungere quella che viene chiamata Agrigento bassa dal comune di Favara penalizzando anche le attività commerciale.

Per eliminare tale disagio, o quantomeno renderlo poco dispendioso in tempo e chilometri, basterebbe realizzare una rotatoria provvisoria sulla 640, subito dopo l’attraversamento della bretella che consente di immettersi subito nella stessa 640 provenendo da Favara per Caltanissetta.  Dall’altro senso di marcia, Caltanissetta-Porto Empedocle, all’altezza della bretella per Agrigento. La rotatoria consentirebbe l’attraversamento dei due sensi di marcia e quindi inserirsi per Agrigento.

Per questa realizzazione serve:

  • smontare un breve tratto di barriera che separa i due sensi di marcia (fra l’altro qualche decina di metri avanti è già previsto per i casi di variazione di corsia per lavori di manutenzione);
  • realizzare una rotatoria provvisoria anche con barriere Jersey in plastica o calcestruzzo;
  • ovviamente segnalare la rotatoria nei due sensi di marcia.

Mentre al contrario, cioè da Agrigento bassa verso Favara si percorre invertendo la corsia di marcia nella rotatoria San Pietro e cioè all’inizio della strada degli scrittori per, dopo cento metri, immettersi nella deviazione per Favara.

Ovviamente i Vostri tecnici potrebbero apportare tutti i miglioramenti utili alla realizzazione, questa vuole essere solo un’idea e senza pretesa di paternità, di una possibile soluzione ai tanti disagi subiti da migliaia di cittadini e operatori.

Vi ringrazio se Vogliate prestare un po’ di attenzione a questa proposta-ipotesi e comunque se cercherete di risolvere anche con soluzione tampone il problema.

Favara 17 giugno 2017

Carmelo Castronovo – Componente movimento Articolo Uno-MDP Favara

In allegato la lettera aperta in pdf