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Il 25 Aprile è festa per te

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Questa volta il 25 Aprile non potrà essere celebrato come le altre volte! Questa volta ci troviamo a celebrare la liberazione come uno spartiacque tra una Costituzione tradita tante volte denunciata e una Costituzione svuotata per via della riforma del Governo Meloni che subdolamente tratteggia un Governo Parlamentare che in realtà si trasformerebbe in una “ Capocrazia” secondo il felice titolo che Michele Ainis ha dato al suo ultimo lavoro. Affronteremo il referendum confermativo perchè la maggioranza di centrodestra non avrà I numeri necessari a scongiurarne la celebrazione. Da qui nasce l’esigenza del Governo, denunciata dal sindacato giornalisti Rai, di utilizzare il servizio pubblico senza limiti da parte del Governo approvata dalla commissione di vigilanza Rai. Un megafono senza filtri, mediazione giornalistica e contraddittorio che tornera utile nella campagna referendaria.

Occorrerà una capillare mobilitazione per spiegare da subito che la proposta della commissione Alberti Casellati non è la risposta ai pure necessari interventi di manutenzione Costituzionale, anzi è l’opposto. Già oggi la forma parlamentare del Governo è anomala perchè troppo spesso è il Governo a fare le leggi e non il Parlamento, con l’aggravante che una camera discute, vota, emenda, mentre l’altra ratifica.Parlamento eletto da un Sistema elettorale che trasferisce la scelta dei candidati dal corpo elettorale ai partiti poco o affatto rappresentativi con le liste bloccate esempio di costituzione tradita.

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La letteratura specialistica è piena dei contrasti fra la Costituzione formale e la Costituzione “materiale” dominante nel Sistema politico italiano con le sue torsioni rispetto alla lettera e allo spirito della prima.

Tuttavia I rimedi fin qui offerti di miglioramento sono stati infelici quando sono andati in porto e altri per fortuna bocciati (leggi Berlusconi e Renzi>).

Il prof. F. Clementi nella pubblicazione per la collana Riscoprire le Istituzioni spiega chiaramente anche ai non addetti ai lavori che ancora oggi la figura del Presidente del Consiglio dei Ministri non ha un ruolo ben codificato, nonostante la crisi dei partiti e l’integrazione europea abbiano reso questa figura sempre piu’ rilevante. Il libro spiega le potenziali prospettive di riforma.

Allora nel preparare le celebrazioni del prossimo 25 Aprilesarebbe il caso di spiegare cosa non vogliamo dal Governo guidato dagli eredi di coloro che alla Carta Costituzionale si sono opposti perchè antifascista;

Non vogliamo un capo. L’asso piglia tutto che riduca l’equilibrio dei poteri  (check and balance)

In virtu’ di un mandato elettorale, perche’ come osserva il Prof Sabino Cassese la democrazia ha I suoi limiti e non si riduce nella espressione del corpo elettorale. Essa si esprime al meglio nel funzionamento delle garanzie per tutti presiedute da Organi costituzionali funzionanti.

Un gruppo di studiosi di varie tendenze ha reso noto che sta lavorando a soluzioni compatibili con la lettera e lo spirito della Costituzione che vogliamo mantenere. E’ proprio il caso che da questo 25 Aprile cominci il percorso che renda il Cittadino elettore informato e consapevole, non solo tifoso distratto e questo è compito delle formazioni sociali e di quelle politiche ancora rimaste.

Stavolta non basterà dire No come  pure è indispensabile fare, ma occorre togliere dalle mani sbagliate una esigenza vera che troppe volte dalla commissione Bozzi, in poi, fino alla commissione D’Alema è stata vanificata. Occorrerà una inesausta campagna di mobilitazione per mettere al centro dell’agenda politica Il lavoro e lo stato sociale fondamento dei diritti di cittadinanza sanciti dai principi fondamentali della Costituzione che I nuovi costituenti trattano come consumatori.