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Al Castello Chiaramonte nel pomeriggio si ricorda Antonio Patti, figlio illustre di Favara, prematuramente scomparso

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Medico, intellettuale, scrittore, critico letterario, cittadino benemerito di Favara, Antonio Patti, scomparso nel mese di agosto, sarà ricordato nel pomeriggio di oggi al Castello Chiaramonte su iniziativa del Centro culturale “Renato Guttuso” e del Comune.
Patologo clinico, specializzato in igiene e medicina preventiva e in ematologia, Antonio Patti, classe 1950, ha sempre unito il suo lavoro alle sue passioni, due su tutte: l’amore per le piante e per la scrittura. E’ stato redattore del trimestrale Progetto salute e di Prospettive mediche, rivista dell’Ordine dei Medici di Agrigento, editorialista del settimanale “La Mela”, ha collaborato con la casa editrice “Medinova”. Ha pubblicato racconti e poesie; ha scritto recensioni, prefazioni e postfazioni, curato l’editing di numerose pubblicazioni e la presentazione di mostre d’arte e di libri. Non è mancato l’impegno in campo sociale e in politica. Ha ricoperto, infatti, per alcuni mesi la carica di assessore al Comune di Favara. “Pilastro fondamentale del Centro Renato Guttuso e presidente delle giurie del “Premio d’arte e cultura siciliana Ignazio Buttitta” Antonio Patti è stato un grande amico, una persona perbene e un grandissimo intellettuale – ricorda la presidente Lina Urso Gucciardino –. Abbiamo voluto organizzare, unitamente al Comune di Favara una serata in suo onore, per ricordarlo in tutti i suoi molteplici campi di interesse, ma anche per portarlo a esempio per le nuove generazioni”.
La poliedrica figura di Antonio Patti sarà ricordata dal sindaco Antonio Palumbo, dai familiari, dagli amici e colleghi, da intellettuali e scrittori e da quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprezzarlo.

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