I capogruppo consiliari di Favara per i beni comuni e Partito democratico, rispettivamente Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia, esprimono forte preoccupazione per l’abolizione del reddito di cittadinanza e condividono la posizione della CGIL secondo cui migliaia di famiglie rimarranno senza sostegni. La misura, certamente perfettibile, ha sostenuto, soprattutto al sud, famiglie disagiate, poveri e nuovi poveri dovuti all’emergenza covid – 19 e si è rilevata preziosa per la riduzione di fenomeni di microcriminalità. Oggi, il governo di destra ha preferito scaricare sui servizi sociali dei comuni la gestione della mole di potenziali occupabili e di famiglie che hanno ricevuto il freddo sms per la fine del Reddito di cittadinanza.
Infatti, la nuova normativa prevede che solo le famiglie con disabili, minori o over 65 potranno continuare a ricevere il sussidio. Come sostiene il presidente dell’ordine degli Assistenti sociali Gianmario Gazzi “ci sono realtà di regioni, come la Sicilia, che hanno speso solo il 5% dei fondi a disposizione e il risultato è che i servizi, che sono già sottodimensionatirispetto a quanto previsto dalla legge, oggi si trovano pure questo tsunami di domande”. Presumibilmente, come è già avvenuto nei paesi del mezzogiorno, la richiesta di informazioni sulla possibilità di usufruire di sussidi alternativi sarà straordinaria. Per queste motivazioni, riteniamo che l’amministrazione comunale e l’assessore ai servizi sociali debbano chiedere alla regione di utilizzare al più presto quei fondi che sono a disposizione anche per potenziare gli uffici.