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Contratti covid, Servire Agrigento: l’Asp ritrovi equilibrio e ragionevolezza

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“La riduzione oraria dei contratti covid disposta dall’Asp di Agrigento al personale infermieristico e agli operatori sociosanitari è la conferma di una gestione della sanità prigioniera delle proprie contraddizioni e caratterizzata da correzioni in corsa ed emergenze irrisolte”. Lo afferma il coordinatore provinciale del movimento politico “Servire Agrigento”, Raoul Passarello. 
Mentre rimangono inascoltate le richieste di reclutare ulteriori risorse – nonostante la disponibilità di posti vacanti – si riducono, dall’oggi al domani, le forze in grado di dare una risposta adeguata alla domanda di salute dei cittadini stringendo in una morsa di super lavoro e prevedibili disservizi le strutture ospedaliere e territoriali. 

In un contesto caratterizzato da liste di attesa fuori controllo, disorganizzazione, reparti in affanno per carenza di personale, riteniamo inaccettabile che i 190 infermieri e i 300 operatori sociosanitari- impegnati in prima linea durante i mesi difficili della lotta al covid – si vedano ridurre l’orario di lavoro rispettivamente da 36 a 24 e 18 ore settimanali solo perché sarebbero diminuiti i carichi di lavoro. 

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Confidiamo che i vertici aziendali dell’Asp di Agrigento possano rivedere le scelte prese – per prevenire ulteriori disfunzioni e ridare serenità e dignità a chi prima è stato definito eroe e ora si vede usato e gettato – mostrando la dovuta attenzione e i giusti riconoscimenti professionali al personale sanitario che con generosità e sacrificio ha sopperito, in questi anni, ai vuoti di organico”.