Una nuova operazione effettuata dai militari della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Porto Empedocle, contro la pesca illegale dei ricci di mare, ha condotto al recupero di circa millecinquecento esemplari dei preziosi echinodermi marini, al sequestro delle attrezzature subacquee utilizzate per la loro cattura ed all’elevazione di sanzioni amministrative per 4.000 euro.
Il prodotto ittico recuperato era stato prelevato da due sub palermitani in azione nello specchio di mare antistante la foce del fiume Magazzolo, in territorio di Ribera.
I militari della Capitaneria di Porto, appostati in zona fin dalle prime luci dell’alba, in quanto la foce del fiume Magazzolo già in passato era stata “visitata” dai pescatori abusivi, hanno fotografato e filmato l’azione di pesca illegale dei due che ritornavano a riva con il loro carico di ricci di mare, che veniva successivamente collocato su un’auto privata, unitamente all’attrezzatura subacquea utilizzata per la pesca.
Appena il tempo di mettere in moto e fare alcune decine di metri che all’auto veniva imposto l’alt per un controllo, i militari hanno intimato ai due di aprire il cofano dove erano stati collocati i ricci di mare e l’attrezzatura.
I pescatori abusivi sono stati quindi accompagnati presso gli uffici della Capitaneria di porto, per la loro identificazione, contestazione degli illeciti amministrativi, sequestro del pescato e delle attrezzature.
Ai due sono stati contestati gli illeciti amministrativi in materia di pesca di echinodermi in periodo non consentito (il D.A. del 07/07/1995 vieta la pesca dei ricci di mare nei mesi di maggio e giugno), in numero superiore al quantitativo previsto per il pescatore sportivo (50 esemplari a persona), contestandone anche il trasporto. Ad ognuno dei trasgressori è stata elevata una sanzione amministrativa di €. 2.000, il sequestro dell’attrezzatura e naturalmente dei circa 1.500 ricci di mare che, essendo ancora vivi, sono stati caricati su una Motovedetta della Guardia Costiera e rigettati in mare.
Nel corso dei medesimi controlli è stato intercettato, altresì, un pescatore sportivo che aveva esercitato la pesca con attrezzi previsti per i soli pescatori professionali, nella fattispecie reti da posta. Al soggetto è stato sequestrato l’attrezzo (circa 150 metri di rete, tipo tremaglio), il pescato (circa 12 kg di pesce, successivamente donato in beneficenza, essendone stata accertata l’idoneità al consumo umano) ed è stata comminata una sanzione amministrativa, per un ammontare di 2.000 €.
I controlli continueranno anche nei prossimi giorni lungo l’intero tratto di costa agrigentina.