Riceviamo e pubblichiamo
“In vista delle prossime amministrative, a Favara, si è scoperchiato il vaso di Pandora e cominciano a circolare indiscrezioni sui possibili candidati a sindaco.
Se è vero quanto si sente, la “regia politica” favarese avrebbe sparigliato le carte e “calato” la proposta di una candidatura di centrodestra non unitaria, che manca di una reale condivisione con il resto dei partiti della stessa area, aprendo, così, a possibili scenari di fratture interne.
Il Gruppo Misto, unico gruppo di centrodestra rimasto sempre all’opposizione, non è stato interpellato.
Oggi più che mai bisogna capire che la “scelta” -nulla togliendo al giudizio positivo di chicchessia- non può essere imposta ai futuri alleati, ma deve essere il frutto di un confronto con le parti sociali, i partiti, i cittadini e chi li rappresenta, proprio per capire quale sia il giusto percorso da seguire e la migliore proposta politica da presentare alla Città.
E’ arrivato il tempo di pensare, al di là dei singoli protagonismi, alla nostra Favara, consapevoli che un reale percorso di cambiamento non può essere imposto da una “parte” ma richiede una progettazione condivisa.
Non si può essere costretti ad assistere, ancora una volta, ad una scarsa trasparenza politica, ad una logica di potere che mortifica ed esclude a priori dal dialogo politico.
E finora sembra ci si sia mossi proprio in questo verso.
Indispensabile per presentarsi al voto competitivi è un progetto unitario che parta non tanto dalle persone quanto dall’analisi delle necessità di Favara.
Inquietante sarebbe, infatti, che scelte così determinanti per il futuro di Favara vengano fatte da pochi, così come inquietante è che gli “attori”, più o meno protagonisti di questo scenario, siano pronti a dire la loro, senza vedere cosa ha da dire la Città”.
I consiglieri del Gruppo Misto, Vito Maglio, Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo