Il primo tentativo di dotare Favara di una rete metanifera fu fatto a fine estate del 1988 attraverso un passaggio consiliare a cui, però, non seguirono atti consequenziali. A distanza di quasi 33 anni e dopo tante attese puntualmente frustrate finalmente si accende la luce verde sulla metanizzazione della città con l’affidamento del primo lotto dei lavori a un raggruppamento di imprese composto da Sicil Tecno Plus (capogruppo) e Metangas di Nicolò Viro (associata), la prima della provincia di Catania, la seconda della provincia di Siracusa. I lavori del primo lotto consisteranno nella costruzione di un impianto di media riduzione della pressione del gas in contrada San Benedetto (per il quale il Comune ha già rilasciato la concessione edilizia), il collegamento con il punto di consegna Snam distante circa 500 metri e la realizzazione della condotta in sottosuolo lungo i 5 chilometri della strada provinciale Aragona-Favara con primo ingresso in città in piazza Lando Conti dove dovrà essere realizzata un’altra cabina per consentire un’ulteriore riduzione della pressione (da media a bassa). Ad assegnare i lavori è stata la Italgas Reti che aveva rilevato il ramo aziendale della Cpl Concordia che, in origine, si era aggiudicata l’appalto attraverso il sistema del project financing. “Proprio ieri – dice il sindaco Anna Alba – abbiamo ricevuto la comunicazione della conclusione della procedura di voltura del decreto di finanziamento dalla Cpl Concordia alla Italgas Reti. Ciò significa che i lavori potranno cominciare già da subito senza ulteriori rinvii. E di ciò non possiamo che essere contenti”.
A breve dovrebbero essere assegnati gli altri ulteriori lotti che consentiranno di estendere la rete metanifera in tutti e 6 i quartieri in cui è stata suddivisa la città. Altre cabine verranno realizzate in piazza Giarritella, piazza della Pace, piazza della Libertà, via Olanda, villa Giovanni Paolo II.
“Approfittando degli scavi per la posa della condotta – aggiunge il capo dell’Utc, l’ingegnere Alberto Avenia – abbiamo previsto anche il passaggio della fibra ottica evitando ulteriori scavi in futuro”.
L’importo totale dei lavori è di 17 milioni di euro con finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico pari a 6 milioni e 700 mila euro. Il resto dell somma resta in capo alla Italagas che la recupererà, ovviamente con i profitti, essendosi riservata la manutenzione degli impianti per circa un ventennio. Un’accelerazione al progetto per metanizzare la città era arrivata nella precedente legislatura con sindaco Rosario Manganella che aveva partecipato a un bando riservato ai comuni del meridione d’Italia. E gli esiti sono stati positivi se si considera che il Comune ha ottenuto dallo Stato un finanziamento in conto capitale di 6 milioni e 716 mila euro.