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Sciacca. Museo Diffuso 5 Sensi ottiene finanziamento per “Ripartenze inclusive”

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Continua senza sosta l’attività di ricerca e ottenimento di fondi da parte della cooperativa di comunità di Sciacca “Identità e Bellezza” che gestisce il Museo Diffuso dei 5 Sensi.

Dopo i 120mila euro ottenuti con il bando CulturaCrea di Invitalia, i 10mila euro con il progetto Rigenera di AttivaSicilia, questa è la volta del bando “Ripartenze Inclusive” indetto dalla Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani con l’obiettivo di “ridurre le disuguaglianze per favorire la ripresa inclusiva e sostenibile delle nostre comunità (secondo i principi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite) a seguito dell’emergenza causata dal Covid-19.”.

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Si tratta di 10mila euro, di cui 7mila a fondo perduto e 3mila la cooperativa dovrà ottenerli attraverso un crowdfunding, che verranno utilizzati per la nascita di un “infopoint diffuso” in città, ovvero un sistema di accoglienza diffusa e inclusiva che vedrà il coinvolgimento di varie associazioni impegnate nel sociale in modo da produrre strumenti di narrazione e accoglienza per i cosiddetti normodotati, ma anche per i non vedenti, non udenti e bambini speciali con difficoltà nella comunicazione e nelle relazioni.

“È un progetto che ci emoziona molto e riempie di gioia – commenta la presidente della cooperativa di comunità Viviana Rizzuto – “perché punta su due dei pilastri su cui regge il museo diffuso: la sostenibilità trasformando semplici cittadini in protagonisti e narratori della bellezza e delle identità del luogo in cui vivono, e sull’inclusività perché ognuno vivrà bene nel luogo in cui abita quando tutti, nessuno escluso, avranno la stessa possibilità di vivere bene ed essere felici. In estrema sintesi, dobbiamo essere inclusivi, per stare bene noi.”

Vedi Esito-bando-Ripartenze-inclusive.pdf

I progetti selezionati parteciperanno al programma di crowdfunding finalizzato alla raccolta delle risorse finanziarie necessarie all’effettiva realizzazione del progetto: quelli che raggiungeranno almeno il 30% del traguardo fissato, potranno essere co-finanziati per il restante 70% a fondo perduto.

“Per anni ci siamo sentiti dire che non possiamo fare nulla per i nostri territori perché non ci sono soldi” – conclude la Rizzuto “ Ebbene, coi fatti, la comunità di Sciacca sta dimostrando che i soldi ci sono: servono idee e buona volontà per trasformare visioni in progettazione e gli obiettivi dei singoli in risultati per tutti”.