Politica

DA PROFESSIONISTI DALLA FORMAZIONE A PRECARI, INVOLUZIONE DI UN SETTORE AI TEMPI DEL COVID-19

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Riceviamo e pubblichiamo

Il Sifus Confali FP nel rispetto del proprio ruolo di Sindacato, ha sempre avuto chiari i propri obiettivi, sarebbe stato fin troppo semplice sparare nel mucchio additando chi con la Formazione Professionale si è arricchito a vario titolo, ma abbiamo preferito, vista la complessità e la delicatezza della Vertenza, approcciare al Settore con un atteggiamento propositivo cercando ove possibile di concertare e costruire il nuovo ruolo di centralità sociale che la Formazione Professionale ha guadagnato di diritto nel tempo. Questo nostro progetto, seppur ambizioso, necessità di minuziosa e responsabile collaborazione politica e sindacale anche alla luce del fatto che non può esistere una nuova Formazione Professionale senza aver risolto il nodo cruciale della ricollocazione dei lavoratori esclusi dal Settore, ricollocazione che riteniamo possa trovare applicazione anche in altri ambiti magari con percorsi di riqualificazione mirati.
Come Sindacato siamo andati oltre il nostro ruolo e nell’ottica della collaborazione con la parte politica Nazionale e Regionale abbiamo identificato gli ambiti che potessero ad oggi richiedere nuova forza lavoro già formata e qualificata, tra questi abbiamo identificato quello della Digitalizzazione non fosse altro perché, la Regione Siciliana ha già sottoscritto un accordo quadro con Anpal Servizi S.p.A. che nella sua stesura definitiva già approvata in Giunta Regionale nel lontano 2018, stabiliva la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori della Formazione Professionale rimasti privi di impiego.
Abbiamo quindi prospettato una soluzione quasi senza oneri per la Regione Siciliana, con regole chiare rispetto alle fonti di finanziamento del Progetto identificati nei fondi SIE per la programmazione 2014-2020, da trasferimenti nazionali e da fondi regionali oltre che da Fondi interprofessionali potenzialmente interessati.
In due anni di estenuanti lotte per lo più trascorse per strada abbiamo potuto constatare un totale disinteresse politico alla Vertenza, abbiamo bussato più volte alla porta dell’Assessore alla Formazione Professionale Dott. Lagalla esponendo quali, secondo Noi, fossero le priorità e le possibili soluzioni, ricevendo puntualmente scarsa collaborazione e attenzione, un chiaro intento di tergiversare prendendo tempo per scaricare il problema ai propri successori.
Grave atteggiamento invece è quello dell’Assessore al Lavoro Dott. Scavone, che sembra abbia perso di vista le finalità del proprio Assessorato, abbiamo registrato tra le tante cose, una palese discriminazione nei rapporti istituzionali tra Sindacati, ha sempre adottato il principio di “due pesi e due misure”, attribuendo ordine di importanza tra gli stessi prediligendo quelli Confederali e questo riteniamo sia sbagliato oltre che pericoloso.
Nelle poche occasioni di incontro tra il Sifus Confali FP e gli Assessori interessati alla Vertenza abbiamo chiesto a gran voce che, al fine di salvaguardare la platea dei lavoratori della Formazione Professionale espulsi dal mondo del lavoro a causa di fallimenti pilotati, venissero poste in essere le tutele occupazionali previste dalla Legge n.25 del 1993 che ricordiamo essere la normativa regionale vigente in materia di Formazione Professionale; a questa nostra richiesta abbiamo avvertito sempre tanta reticenza senza capirne le motivazioni.
Non comprendiamo le ragioni di questo ostruzionismo nei confronti del Settore, eppure è uno dei pochi che in Sicilia può vantare un quadro normativo ben definito con regole di salvaguardia occupazionale chiare, in Sicilia la storia ci insegna che quando la Politica vuole ha gestito e risolto vertenze ben più difficili…consentiteci un francesismo, si dice che “Ficiru trasiri u scieccu pà cura”.

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Vorremmo che fosse chiaro all’Opinione Pubblica che, la Formazione Professionale non è un Settore senza finalità, nel tempo ha formato tanti bravi professionisti in diversi ambiti i cui servigi hanno risposto alle esigenze del mercato del lavoro e della Società e questo sin dagli anni 60 poi, una cabina di regia non meglio identificata ha deciso che le regole sarebbero dovute cambiare e sfruttando il peso mediatico dell’informazione asservita ai Poteri Forti ha iniziato col denigrare il Settore mettendo alla luce solo gli aspetti negativi tralasciando di raccontare successi e risultati.
Oggi metaforicamente parlando desideriamo lanciare il guanto di sfida al Governo Regionale e Nazionale, chiedendo di mettere da parte ostilità e pregiudizi e riscrivere insieme quello che in futuro dovrà essere la Formazione Professionale in Sicilia stabilendo in da subito regole chiare che non possono in alcun modo prescindere dalla tutela dei Lavoratori del Settore ad oggi espulsi dal mondo del lavoro; Noi sicuramente faremo la nostra parte perché nessuno deve rimanere indietro!