I Carabinieri della Stazione di Lampedusa, su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno apposto i sigilli all’area deposito carburanti dell’aeroporto di Lampedusa. Il provvedimento di sequestro preventivo è lo sviluppo di una indagine, partita già nel 2018, che ha documentato delle irregolarità nell’occupazione di un’area aeroportuale, adibita a deposito da parte della società concessionaria del servizio di rifornimento carburante.
I Carabinieri, infatti, su delega della Procura della Repubblica di Agrigento, hanno nel tempo effettuato una serie di sopralluoghi e di accertamenti allo scopo di verificare la liceità dell’occupazione, da parte della società operante di un sedime aeroportuale ben più ampio di quello consentito dal contratto vigente con l’ENAC.
L’esito di tali accertamenti ha portato così, nei giorni scorsi, la D.ssa Alessandra Russo, Sostituto Procuratore della Repubblica titolare del fascicolo, a richiedere ed ottenere dal Tribunale di Agrigento una misura cautelare reale, culminata appunto con l’apposizione dei sigilli all’area in questione, che si estende per circa duemila metri quadrati.
La regolarità dei collegamenti con la terra ferma è stata nel frattempo garantita dall’Autorità Giudiziaria, richiedendo alla Società di gestione dell’aeroporto di raccomandare ai vettori aerei in arrivo di provvedere al previo rifornimento presso le stazioni di partenza.
Inoltre, nella giornata di ieri, la Procura della Repubblica, registrando la necessità di garantire la operatività del servizio di elisoccorso del 118 dell’ASP di Palermo, ha comunque autorizzato temporaneamente la società concessionaria del servizio, destinataria del provvedimento, ad effettuare comunque il rifornimento dell’elicottero utilizzato per le emergenze sanitarie.