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I misteri della nuova Giunta di Favara

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Ad agosto di quest’anno il gruppo misto composto da 5 consiglieri (Marilì Chiapparo, Rossana Castronovo, Vito Maglio, SergioCaramazza, presenta una mozione di sfiducia alla Sindaca per marcate inadempienze del suo programma elencate nella stessa. Ma la fallaprofonda è la mancata firma degli altri sei Consiglieri, di quella che doveva, chiamarsi ed essere, opposizione, al monocolore M5s, alla stessa mozione.

Ma come un fulmine, non a ciel sereno come comunemente si usa dire, ma in piena tempesta, che da tempo viveva il M5s, fra il gruppo dell’On Di Caro e l’altro della Sindaca Anna Alba, che da mesi guerreggiavano senza esclusione di colpi, arriva la “scissione” in due gruppi dei Consiglieri Comunali, sette schierati con l’onorevole e dichiarano di uscire dalla maggioranza pur restando nel M5s (cosa voglia dire nessuno l’ha mai spiegato) e sette continuano a sostenere la sindaca. Risultato i setti Consiglieri “sempre del M5s, che fanno riferimento all’onorevole firmano la mozione di sfiducia del gruppo misto portando così a 11 le firme.

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In questa loro guerra intestina non ho mai sentito parlare, magari per mia mancata conoscenza, di divisioni dovute a divergenze programmatiche, alinee politiche diverse, a visioni diverse sulle prospettive politiche, sul futuro o del loro movimento o della comunità favarese, nulla. Tutto coperto da una fitta coltre di nebbia dove non lasciano filtrare un pur timido raggio di luce.

L’unica cosa di cui sono a conoscenza è che a Favara si realizzeranno alcune opere, la più importante delle quali è quella di 21 milioni di euro relativa alla metanizzazione e i conseguenti venticinque anni di relativa gestione. Questo ha che fare con gli avvenimenti politici?

Ma ritorniamo alla mozione di sfiducia, il numero dei firmatari della sfiducia mette in fibrillazione la Sindaca che sente odore di bruciato sotto la sua poltrona mettendo anche a rischio tanto altro. Motivo per cui lancia l’appello a tutte le forze politiche e ai Consiglieri Comunali (in assenza di rappresentatività partitica alcuni fanno riferimento solo a se stessi) per sostenere l’amministrazione in carica senza esclusione di colori, partitiche o di programma in quanto la Sindaca, pur di salvarsi……………… lo scranno, era disponibile per qualsiasi programma. Meno male che loro erano diversi!

Per quel che mi risulta, tramite radio fante, il PD di Favara, a seguito di incontro ufficiale avvenuto nel palazzo comunale, decide di declinare l’offerta non ritenendo vi fosse nessuna condizione politica o amministrativa per imbarcarsi in una amministrazione fallimentare ad un anno e mezzo dalla sua conclusione, ma molto stranamente e misteriosamente però i loro due consiglieri votano in maniera difforme, Calogero Castronovo si astiene, motivando che questa era la decisione del PD, mentre Laura Mossuto vota a favore della sfiducia.

Ovviamente non si hanno notizie di incontri con singoli Consiglieri Comunali, considerato che il palazzo di vetro promesso in campagna elettorale forse col tempo si è affumicato e non lascia più trapelare nulla. Ma per chi mastica un tantino di politica lo si può facilmente dedurre dagli avvenimenti successivi. Suffragati in seguito dalle nomine assessoriali da cui tutti Sindaca, assessori e Consiglieri Comunali interessati tentano goffamente di prendere le distanze dalle loro stesse scelte.

Però da quello che accade nel Consiglio Comunale convocato per discutere e votare la sfiducia alla Sindaca presentata dal gruppo misto si capisce chiaramente quale sia la posizione di quei Consiglieri Comunali che si apprestavano “ufficialmente” (si fa per dire) al sostegno all’amministrazione. Ufficialità che però sia la sindaca che tutti i diretti interessati continuano ingenuamente a nascondere quello che è chiaro agli occhi di tutti, in siciliano si dice: “ammuccianu u suli cu u crivud’occhi.

Ma andiamo per ordine. Cominciando dal consiglio Comunale sulla mozione di sfiducia. Con l’assenza, (casuale o causale?) forse studiata, dei Consiglierei Nobile e Fanara la mozione di sfiducia non può più raggiungere, matematicamente, i 16 voti necessari per essere approvata in quanto il numero dei presenti si riduce a 22, di cui undici sono per la sfiducia, sette sono a sostegno della Sindaca, e fanno 18 e gli altri 4 presenti ammesso e non concesso che avessero votato per la sfiducia non sarebbero stati sufficienti al raggiungimento dei 16 voti previsti dalla legge.

A titolo personale aggiungo che in tutta questa vicenda il PD è riuscito ad essere ininfluente. Forse è questo il motivo della mancata assegnazione di un assessore al PD?

Premettendo che le scelte politiche sono rispettabili, seppur discutibili e non condivisibili, non si capisce ancor di più, questo nascondere le loro scelte ai cittadini che dovrebbero rappresentare.

In buona sintesi i consiglieri che si sono esposti sono: Scalia che ufficialmente ha votato contro la mozione di sfiducia, e i due consiglieri assenti al citato Consiglio Comunale che così facendo hanno permesso che non passasse la mozione di sfiducia e sono quelli che hanno avuto proprio i tre assessorati checché, inspiegabilmente, ne dicano loro e insieme a loro la Sindaca. Ovviamente queste notizie sono trasmesse da radio fante e da radio Piazza Cavour suffragate però dagli eventi politici raccontati e che sono agli atti.

Questi gli accoppiamenti verosimili: l’Assessore Giudice Maria attribuita al Consigliere G. Nobile; l’Assessore Miriam Mignemiattribuita al Consigliere Fanara ed infine l’assessore Nicola Miceli al Consigliere Scalia.

“C’è sicuramente il contributo delle forze politiche che non hanno votato la sfiducia nei miei confronti” recita la Sindaca Anna Alba.L’inconscio l’ha tradita, considerando che usando Il plurale già è una conferma che le assenze al Consiglio Comunale sono state programmate in quanto è stato solo un consigliere, quindi al singolare, che non ha votato la sfiducia.

Cosa vuol dire che c’è il loro contributo? Perché, da quella che doveva esser la casa di vetro, non lo spiega meglio ai suoi concittadini favaresi che hanno il diritto di sapere? contributo a cercare i nominativi, è questo che voleva dire? 

Come fa a restare, l’attuale amministrazione in carica, un monocolore M5s quando tre diversi Consiglieri Comunale, eletti in liste diverse da quella del M5s, prima non la sfiduciano e in seguito la sosterranno, ad essere un monocolore e non un quadripartito? Misteri di quella che doveva essere l’Amministrazione del Palazzo di vetro.

Il programma amministrativo resta sempre e solo quella della Sindaca del M5s presentato in campagna elettorale oppure il contributo “delle forze politiche che non hanno votato la sfiducia nei miei confronti” è relativo solo agli assessorati e non al programma? Se c’è un nuovo programma chi lo ha preparato e sottoscritto e chi ne è a conoscenza?Cosa avete da nascondere? Perchè non volete metterci la faccia?

Quanto i rappresentanti dei cittadini, a qualsiasi titolo, mentono ai propri concittadini conservano ancora l’onorabilità politica per rappresentarli o dovrebbe, invece, dimettersi?

Perché questo mistero? È la domanda che farei all’eurodeputato, delM5s Giarrusso, e visto che lui sostiene che sa tutto su Favara e di Favara è a conoscenza di queste strane e misteriose trame politiche? Le condivide?

Ultimo ma non ultimo. Avendo aumentato gli assessori da sei a sette la Sindaca sostiene che non ci sarà nessun aggravio per le casse comunali e per le tasche dei cittadini (ricordo che il Comune di Favara per merito di questa Sindaca è in dissesto).

Però ricordo alla Sindaca, che lo sa benissimo, che per non esserci un aggravio per le casse comunali deve esserci una riduzione degli altri componenti la Giunta non so se Lei compresa oppure no.

Ma le riduzioni non si fanno a voce, servono atti concrete e carte scritte, necessitano le sottoscrizioni di decurtazione e probabilmente relativa destinazione del risparmio degli interessati, in quando i loro stipendi sono previsti da regolamenti e leggi vigenti e non dal volere della Sindaca. Esistono già queste sottoscrizioni di decurtamento degli stipendi? Se si di chi sono, in che percentuale e perché non sono pubblicate?

Se quanto sopra non avverrà in tempi celerissimi già al compimento del primo mese i sette Assessori e la Sindaca dovranno essere retribuiti secondo quanto previsto.

Ed ecco i primi vagiti della nuova Giunta.

Nel Consiglio Comunale del 10/12/2019 più di tre ore di Consiglio Comunale al costo di alcune centinaia di euro per gettone di presenza e straordinario dipendenti, per leggere, senza che nessuno ascoltasse, verbali, di poco conto politico ed economico, di precedenti Consigli Comunali il tutto per (de) merito del Consigliere Scalia che così ha voluto, alla fine caduto per mancanza di numero legale.

Nel Consiglio Comunale del 11/12/2019 approvazione di un solo debito fuori bilancio per ingiunzione per pagamento straordinario ad un dipendente senza che nessuno ha saputo spiegare perché il lavoratore ha dovuto ricorrere al tribunale per avere riconosciuto il suo diritto. Alla fine caduto perché l’opposizione che faceva numero legale ha lasciato il Consiglio dicendo alla Sindaca che è compito suo garantirsi una maggioranza e che al momento non sembra avere.