CRONACA Favara

Girgenti Acque: storia di ordinario disservizio verso l’utenza favarese

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Giorno 01/03/2017 un cittadino di Favara con n° utenza 1379… si ritrova improvvisamente senza acqua.

Nella mattinata dello stesso giorno telefona al n 0922/441539 recapito telefonico della Società

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Risponde una impiegata che con molta cortesia dice che invieranno loro personale per constatare se i recipienti fossero effettivamente vuoti, informando che qualora non fosse cosi l’utente sarà costretto al pagamento della somma di € 60,00. (se il cittadino è inadempiente paga ma perché se lo è Girgenti Acque non ne risponde?)

Verso mezzogiorno arriva il tecnico che constata che la cisterna è effettivamente vuota e quindi dà lo sta bene all’invio di un’autobotte di acqua potabile per approvvigionare l’utente.

Il tutto sembrava un buon servizio anzi c’era la meraviglia per la solerzia di Girgenti acque a soddisfare l’esigenza di un suo utente per mancato approvvigionamento acqua.

Ma purtroppo le disavventure cominciano adesso perché passa il primo giorno ma di autobotte nemmeno l’ombra.

Trascorre cosi il primo giorno senza acqua, immaginando cosa vuol dire una utenza senza una goccia d’acqua.

La mattina del 02/03/2017 cominciano i solleciti e l’impiegata che continua a dire che l’utente è in lista e per conoscere il posto occupato nella lunga lista di attesa bisogna telefonare all’ufficio tecnico della Società.

Secondo giorno della famiglia trascorre senza approvvigionamento di acqua.

L’utente per forza maggiore si rivolge ad un privato per fare fronte alla disavventura dopo due giorni senza acqua, ovviamente viene approvvigionato con regolare bolla e fattura.

Il Venerdì giorno 3 marzo, giorno di erogazione dell’acqua, come da turnazione del sito di Girgenti acqua, salta la turnazione con la sempre solerte impiegata che informa che il turno di erogazione è stato spostato a sabato, e comunque dell’autobotte ancora nessuna notizia.

Passa il terzo giorno e l’autobotte non è arrivata, come non è arrivata nemmeno la domenica, quarto giorno

Ovviamente si deducono due fatti:

  • molte utenze restano senza il prezioso liquido considerato il lungo elenco dichiarato dalla stessa Girgenti Acque;
  • ovviamente la (o le) autocisterna di cui è dotata la Società non è sufficiente a sopperire al disservizio creato dalla stessa Girgenti acque per cui fa finta di approvvigionare ma di fatto non ci riesce con la scusa del lungo elenco.

Ovviamente tutte le telefonate, come dichiarato all’inizio della conversazione, sono registrate per cui sono testimonianza inoppugnabile.

L’utente naturalmente chiederà il rimborso per essersi dovuto rivolgere al privato e vedremo cosa risponderà Girgenti acque.

Ma è immaginabile che una famiglia di uno Stato civile possa restare giorni senza acqua, e per giunta con l’aggravante che essendo il pagamento a forfait pagherà lo stesso come se l’acqua l’avesse ricevuta?

Se non sono queste motivazioni valide per la rescissione del contratto cosa dovrebbe fare di più per essere considerata inadempiente? I sindaci da quale parte stanno?

Fare impresa così è fin troppo facile sulle spalle del cittadino e senza clausole di inadempimento contrattuale.