L’associazione Marevivo, in collaborazione con la Fondazione Sorella Natura, chiede a tutti gli istituti di mettere subito in pratica un buon proposito per il nuovo anno: aderire all’appello #StopSingleUsePlastic per eliminare la plastica monouso. Si stima che in una classe gli alunni consumino ogni giorno una bottiglietta d’acqua, in un intero anno scolastico circa 4000. Così un istituto, con una media di circa 25 classi, in un anno scolastico ne utilizzerà 10.0000. Se 10 istituti decidessero di dire basta alla plastica usa e getta, verrebbero risparmiate all’ambiente circa 1 milione di bottigliette in un solo anno.
Si tratta di un’iniziativa di grande valore educativo e di azione di tutela dell’ambiente. Le scuole svolgono una funzione importante nella formazione ed educazione dei ragazzi e possono avere un ruolo cruciale nel sensibilizzare le nuove generazioni sul problema dell’inquinamento da plastiche. Il progetto, proposto da Marevivo si pone l’obiettivo di stimolare la diffusione di una cultura ambientale per promuovere stili di vita sostenibili, in nome della tutela dell’ambiente e di tutte le risorse che esso ci offre.
«Siamo felici che questa campagna sia partita proprio dalla Sicilia – spiega Fabio Galluzzo, Responsabile della Delegazione siciliana e Vice Presidente nazionale di Marevivo -. Il Dirigente scolastico Nellina Librici dell’Istituto Comprensivo “Quasimodo” di Agrigento e il Dirigente scolastico Brigida Lombardi dell’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso” di Favara hanno già aderito. Lo scopo del progetto è promuovere l’uso della borraccia in modo che i ragazzi non portino più bottigliette di plastica. Chiediamo che questa indicazione venga inserita nella circolare che verrà emessa dalla scuola. Sarà l’iniziativa che consentirà alla scuola di ottenere la targa “Scuola plastic free”».
La Commissione Europea dichiara guerra alla plastica e propone nuove regole per il riciclo dei prodotti monouso più inquinanti che rappresentano il 70% dei rifiuti marini in Europa.
“Bastano piccoli cambiamenti per liberare il Pianeta dalla plastica – dice il Dirigente scolastico Brigida Lombardi (nella foto)–, come l’uso della borraccia in alluminio riutilizzabile in modo che i ragazzi non portino più bottigliette di plastica. Tra le norme da seguire l’associazione Marevivo chiede di impegnarsi a non installare distributori di bevande in bottiglie ma erogatori di acqua dove poter ricaricare la propria borraccia, eliminare le stoviglie monouso come bicchieri, piatti, posate e cannuccee sostituirli con prodotti composti da materiali alternativi e biodegradabili. In questo senso la sensibilizzazione è fondamentale: avvicinare il problema serve a far capire a tutti quanto sia indispensabile un impegno consapevole che parta dalle piccole cose. Sarà fatta un’idonea circolare spiegando i motivi per cuiè importante eliminare la plastica usa e getta sensibilizzando insegnanti e studenti”.
Ogni anno la popolazione europea produce 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, di cui solo il 30% viene riciclata. Se nulla cambierà, nel 2050, nei nostri mari ci sarà più plastica di pesci. Per porre un freno all’incessante aumento dei rifiuti la Commissione Europea, lo scorso 28 maggio, all’interno della strategia europea per la plastica ha presentato una normativa per il riciclo dei prodotti di plastica monouso.
“Lavoreremo in sinergia con l’associazione Marevivo – continuail Dirigente scolastico Brigida Lombardi – ed in particolare con il suo presidente regionale che è anche docente della nostra scuola. Sarà un’iniziativa che consentirà alla scuola di ottenere la targa “Scuola plastic free”».
Per tutte le scuole che decideranno di accogliere l’appello, sarà possibile scaricare sul sito di Marevivo un regolamento con le buone regole per diventare plastic free.