CRONACA Favara

Vandali e persone civili a Favara

pegasoPANIFICIO CANNATELLO

Certe notizie, apparentemente banali, rischiano di passare nel silenzio generale perché sembrano banali, ma invece hanno un profondo significato sociale.

Tutto avviene nella nostra Favara dalle mille contraddizioni di cui tutti parliamo, dove si scontrano due culture opposte.

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Da una parte degli incivili scavezzacollo che non solo non hanno a cuore il bene comune, cioè quello che appartiene a tutti, quello di cui tutti ne usufruiamo, ma addirittura ne fanno dileggio rovinando tutto quello che capita in un momento in cui diventano branco e tirano fuori tutti gli istinti brutali.

Forse anche chi vi ha assistito, non sappiamo se ci sono stati testimoni oculari, senza battere ciglio, avrebbe potuto fermarli ma così non è stato.

La pubblicità grida che anche il silenzio è complicità, per cui chi assiste ad atti conto il patrimonio pubblico, ma non solo, dovrebbe intervenire direttamente o chiamando le forze dell’ordine.

Ma per fortuna c’è anche l’altra Favara, quella che appunto non solo ha a cuore il bene comune ma si fa parte attiva e diligente intervenendo anche a proprie spese per rimettere a posto quello che vandali hanno distrutto.

I fatti avvengono in piazza Cavour dove il sedile di una panchina della nostra piazza è stato sfondato, senza alcuna motivazione, da alcuni teppisti da strapazzo, non si capisce come, rendendo la panchina non solo inutilizzabile ma anche pericolosa.

Il “simenzaru” di piazza Cavour, che si è preso a cuore il suo posto di lavoro, ma anche per il suo alto senso civico, ha prima avvertito i vigili urbani del nostro Comune che hanno segnalato il pericolo inibendo l’uso del sedile stesso.

Penso tutti avete capito che sto parlando di Lillo Stagno che ormai è considerato il factotum della Piazza e i il suo custode.

Lillo non si è limitato a chiamare i nostri Vigili Urbani ma, a proprie spese, ne ha curato il trasporto nel fabbro e si pure adoperato per la riparazione e la rimessa a posto della panchina.

Gli diciamo grazie per il suo senso civico, per l’attaccamento che ha per Favara in generale e per la Piazza in particolare, ma anche per l’impegno e le spese sostenute per rimettere a posto la panchina e il decoro della Piazza.

Grazie Lillo.