Si presenterà sabato, 27 ottobre alle ore 19 presso la Chiesa San Domenico in Via Roma di Licata, “Giornalismi- La difficile convivenza con Fake News e Misiformation”, il libro scritto a quattro mani dal professor Francesco Pira e Andrea Altinier. L’evento è organizzato dalla Comunità Pastorale “Suor Maria Maddalena” che comprende le chiese di Settespade, Carmine e San Domenico, di cui è Parroco Don Tonino Cilia. Sensibile ad iniziative di carattere culturale e sociale già nei mesi scorsi ha organizzato presentazioni di libri, mostre, momenti di incontro e dibattito su grandi temi. “Abbiamo voluto cogliere l’opportunità – ha detto Don Tonino Cilia- della presenza anche se saltuaria, nella sua città del sociologo professor Francesco Pira, e soprattutto della pubblicazione del suo ultimo libro “Giornalismi” per parlare di un tema molto discusso e controverso quello della costante diffusione delle fake news. Abbiamo invitato le autorità locali, la comunità e il mondo dell’associazionismo a questo evento per una comune riflessione”. Una scelta precisa anche dell’autore Francesco Pira che in passato ha presentato le sue opere presso la Biblioteca Comunale o presso istituti scolastici locali. “Ringrazio tantissimo Don Tonino Cilia, la Comunità Pastorale e le persone che lo collaborano, per questa opportunità di parlare del mio ultimo lavoro in un contesto importante. L’allarme fake news è un fenomeno sociale che riguarda tutta la nostra comunità”. I lavori saranno coordinati dall’Animatrice Rossella Carlino. Con lei il sociologo Pira discuterà del suo lavoro e con l’avvocato Tiziana Sciria del Foro di Agrigento. Il libro è stato presentato in molte città siciliane e in Veneto, in eventi che hanno visto la partecipazione di avvocati, magistrati, giornalisti, docenti ed esperti di nuove tecnologie. Previste nei prossimi mesi presentazioni a Roma, Milano, Torino, Venezia e Verona. È stato recensito da giornali italiani e stranieri. I due autori hanno racchiuso in un esagono le fake news: appeal, flussi, viralità, velocità, crossmedialità e forza. È solo il 22% a non essere caduto nella trappola. La soluzione, però, non è solo il controllo delle fonti, ma costruire un controflusso di informazioni e contenuti in grado di sconfiggere le menzogne. “È un progetto – spiegano i professori Francesco Pira e Andrea Altinier autori del volume- che parte non solo dall’amore verso la comunicazione, ma da un lavoro di analisi e ricerca durato quasi due anni per individuare case history, teorie nuove, ricerche sui trend e sul consumo dei media per accendere le luci su un mondo in costante cambiamento e che richiede sempre più competenza e professionalità. I media tradizionali non sono morti, ma si possono salvare solo puntando su qualità, inchieste e approfondimento”. Un libro scritto e pensato non solo per gli studenti, ma anche per tutti quelli operatori della comunicazione e dell’informazione che ogni giorno operano in un settore sempre più complesso e articolato. Un testo che nella sua prefazione porta la firma del Professor Mariano Diotto, Direttore del Dipartiment di Comunicazione dell’Università Salesiana di Venezia e Verona IUSVE, responsabile della collana Comunicazione, marketing e new media che ospita l’opera. “L’opera di Francesco Pira ed Andrea Altinier – sottolinea il professor Mariano Diotto nella prefazione – vuole fornire strumenti efficaci per disinnescare le fake news e la misinformation attraverso teorie riportate in modo chiaro e con l’utilizzo di numerose case history che rappresentano un benchmark efficace. Il linguaggio del volume è preciso, grazie anche all’impiego di un apparato terminologico scientifico, e fornisce a chi si avvicina a questo mondo, neofita, studente o professionista, un background solido ed approfondito sulle tematiche affrontate”. Il testo è suddiviso in cinque capitoli: il primo che fotografa la dieta mediatica degli italiani, il secondo che illustra i modelli ed i processi che stanno dietro il mondo dell’informazione, il terzo che individua il ruolo dell’ufficio stampa, il quarto capitolo sui nuovi trend o generi del giornalismo ed, infine, il quinto sulle contromisure alle fake news che non si esaurisce nel fact checking, ma richiede oggi la creazione di un controflusso. Il saggio delinea il profilo di un italiano sempre più orientato all’informazione disintermediata, ma che consuma su molteplici piattaforme: un consumatore multitasking che, mentre, guarda la televisione posta su facebook e lascia commenti su Twitter. In questo contesto mediale è cambiato il ruolo dell’ufficio stampa che si è trasformato in un’attività di reputation management, quindi alle attività classiche si deve aggiungere « la capacità di gestire i diversi flussi di comunicazione»39. La vera sfida è costruire, valorizzare e difendere la reputazione attraverso la gestione dei diversi strumenti a disposizione. Il testo, inoltre, individua la nascita di due nuovi sezioni all’interno dei contenitori di informazione: il food ed il social gossi su tutti. La politica rimane tra i temi seguiti, ma oggi si declina sui social con Di Maio e Salvini che hanno danno una vita ad una corsa che li ha vista twittare e postare anche 30 messaggi in un giorno. “La motivazione – concludono gli autori Francesco Pira e Andrea Altinier – che ci ha spinto a scrivere questo libro parte da un presupposto molto semplice: le fake news si possono sconfiggere. Si tratta di un fenomeno sempre esistito e che oggi ha sicuramente più strumenti, ma la comunicazione ha tutte le carte in regola per sconfiggere la misinformation. È questione di modelli, tecniche e professionalità che questo libro cerca di tracciare con chiarezza e responsabilità”.