Si associa all’appello- denuncia dello scrittore Matteo Collura, pubblicato dal Messaggero e rivolto ai sindaci interessati, anche il presidente dell’Associazione Strada degli Scrittori, il giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro. La proprosta, rivolto ai sindaci di Agrigento, Caltanissetta, Favara, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle e Racalmuto, è quello di creare una mappa e un percorso con targhe identificative di percorsi letterari, inserendo per ogni scrittore anche i codici “QR code”. “Collura – scrive Cavallaro – con consueta sottile e intelligente ironia rileva giustamente quanta poca attenzione venga rivolta a Vitaliano Brancati, così come a Napoleone Colajanni o ai luoghi di Leonardo Sciascia in una città che fu nota come la Piccola Atene, appunto Caltanissetta, venuta invece alla ribalta della cronaca nazionale per un premio milionario. Collura rileva la stridente antinomia, ricordando anche Caltanissetta quale sede della casa editrice Salvatore Sciascia che stampò l’autorevole rivista letteraria ‘Galleria’, punto d’incontro di grandi autori del Novecento, da Pasolini a Calvino”. Di tutto ciò non c’è traccia alcuna, come osserva Cavallaro: “Manca una targa, un itinerario virtuale, una proposta di percorso letterario che sia di facile e intuitiva consultazione”. La Strada degli Scrittori ha così colto al volo la provocazione di Collura anche perché, proprio qualche giorno prima della pubblicazione dell’articolo, nel corso di una riunione organizzativa, era stata discussa la possibilità di coinvolgere i sindaci in un’ipotesi progettuale capace di prevedere l’individuazione dei luoghi di interesse letterario, la realizzazione di una mappa, la collocazione di tabelle e segnaletiche utilizzando anche i codici “QR code”, come proposto da Cavallaro: “Ogni luogo, con le semplici applicazioni dei cellulari, racconterebbe la sua storia e diventerebbe ragione di attrazione, motiverebbe ancora di più un viaggio, un soggiorno, una gita scolastica”. L’incontro con i sindaci si terrà il prossimo 12 giugno a Racalmuto, nella sede della Fondazione Sciascia.