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23 MAGGIO SI RICORDA LA STRAGE DI CAPACI

Oggi, 23 Maggio, si celebra la giornata nazionale della Legalità, in occasione del 28* anniversario della strage di Capaci, nella quale morirono il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

In ogni balcone sventolerà la bandiera tricolore e sarà steso un Lenzuolo bianco, così come richiesto dalla sorella del giudice fatto saltare in aria dalla mafia.

La Sicilia, terra di Falcone e di tantissimi altri magistrati, di uomini dello Stato e di bambini come Stefano Pompeo e Di Matteo, Giuseppe Di Matteo, fortemente colpita dalla criminale azione mafiosa scenderà in campo per rendere omaggio alle tante vittime innocenti, ree solo di aver fatto, fino in fondo, il loro dovere.

Favara, purtroppo, non mi risulta di avere organizzato una manifestazione o un momento di riflessione su questa “Giornata della Legalità” che, secondo me, non poteva e non può passare sotto silenzio.

E dire che non siamo gli ultimi nella preparazione di manifestazioni significative che, per (forse) pura coincidenza si chiama nella stessa maniera e cioè “Festa della Legalità “, giunta, quest’anno alla dodicesima edizione.

La Festa della Legalità, a causa di covid – 19, si è svolta, in termini assai originali e ricorrendo alla nuova tecnologia per una settimana ci si è collegati in streaming, grazie alla collaborazione di giovani esperti.

Le scuole, ma anche le associazioni culturali e, non solo, si sono spese per mettere in evidenza che occorre avere una Sicilia e una Italia senza la mafia per assicurare alle nuove generazioni una terra libera dal sistema criminale.

in quell’occasione, a nome dell’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone, lanciai una proposta che qui vorrei riproporre, premettendo che la con la celebrazione della XII edizione della locale Festa della Legalità ( ben riuscita e piena di interventi di gran livello), bisognava fare dei passi in avanti, per migliorarla, arricchirla quanto più possibile.

Proponevo, all’epoca, vista la crescita esponenziale della “Festa” che era arrivato il momento di “legarla” anche ad altri momenti, aventi un respiro meno locale e più nazionale, come ad esempio a quella promossa da Libera di don Ciotti o a quest’altra di domani.

Ma la proposta cadde nel silenzio più assoluto e, così domani ci ritroveremo con una manifestazione di alto profilo che si svolgerà in diverse parti del Paese e noi non ci saremo.

Peccato!!!

Per concludere, vorrei provare a fare una nuova proposta. Considerato che, quest’anno, a Favara sono scese in campo tante, tantissime associazioni, perché non uniamo le nostre forze per metterle insieme e dar vita, scusate il bisticcio di parole, a una “associazione delle associazioni” ( nessuna esclusa, anzi aperta ad altre che non hanno partecipato) che abbia il compito di allargare, ancora di più (se fosse possibile) ad altre forze, associazioni, movimenti, partiti ed organizzare nel prossimo futuro una grande manifestazione di popolo per liberare la Sicilia e l’Italia dal sistema mafioso?

A conclusione, a scanso di equivoci, non si vuol togliere nulla all’attuale ed importante iniziativa che da 12 anni si svolge nella nostra Città, ma sotto la sapiente, intelligente e passione di chi ha guidato lo svolgersi delle passate manifestazioni, possiamo uscire dalla “ minore età “ e fare nuovi 100 passi avanti.