Furbetti del reddito di cittadinanza a Palermo. Si tratta di un nuovo caso registrato in Sicilia. L’ultimo, in ordine di tempo, lo scorso 21 maggio quando vennero denunciati un dipendente e il suo datore di lavoro. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia.
Questa volta, ad essere “beccati” e denunciati dai carabinieri della Stazione di Acqua dei Corsari, insieme ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, due coniugi palermitani, lui di 35 anni e lei di 30 anni.
Dalle indagini è emerso che, sebbene la donna percepisse il “reddito di cittadinanza” e le fosse già stata corrisposta la somma di 1.050 euro, il coniuge 35enne svolgeva prestazioni di lavoro “in nero”. La carta acquisti è stata sequestrata.
I militari dell’Arma, infatti, lo hanno sorpreso intento a lavorare come pasticcere all’interno del laboratorio di un bar nel quartiere Oreto.