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Politica a Favara fine anno col botto: nel 2023 ti boicotto

Nell’approssimarsi della fine dell’ anno è tradizione fare un bilancio degli avvenimenti, una verifica delle realizzazioni e degli insuccessi, soprattutto è il tempo dei buoni propositi. E’ di poche ore fà il comunicato dei Consiglieri Comunali Bellavia, Airo’ e Cucchiara che a commento della seduta del Consiglio Comunale denunciano, all’opinione pubblica, il proposito annunciato da un non meglio precisato Consigliere comunale, che a nome di altri non meglio identificati Consiglieri comunali, anticipava nel suo intervento in Consiglio Comunale che non avrebbero garantito in futuro il numero legale, allorquando il Sindaco di Favara e la sua Giunta continuassero a escluderli dalle scelte strategiche decise dall’amministrazione per la città. E’ vero le feste natalizie ci riportano alla mente le belle e buone tradizioni e ciascuno mette, in cuor suo, in paragone I buoni ricordi di una volta con il presente fatto di tante cose inedite e modalità prima sconosciute. E’ difficile credere che il proposito di paralizzare I lavori del Consiglio Comunale siano una minaccia credibile al punto da portare la stessa assise locale allo scioglimento, pero’ manifesta il cambio di paradigma che la politica in generale e quella locale in particolare, hanno operato in questi anni.

Un tempo chi non trovava ascolto nelle stanze del “palazzo” riempiva la piazza e riusciva a farsi ascoltare dal potere. Oggi lo fanno sui social dove non c’è la protesta, ma spesso si trova il rancore sociale. Dei social ne ha fatto buon uso Grillo che ha riempito le piazza e le urne anche se sapete com’è andata alla fine.  Comunque I social non impediscono la mobilitazione anzi la agevolano. E’ l’alternativa al boicottaggio. Tale sembra essere il tentativo estremo di impedire un normale corso dei lavori del massimo organo di rappresentanza locale. Una modalità di opporsi che storicamente ha avuto ben più’ nobili cause che non l’insoddisfazione di non riuscire, con una maggioranza in teoria schiacciante sul Sindaco minoritario, a cambiare, modificare, opporre una soluzione alternativa a quella della Giunta Comunale.

Martin Luther King, come Gandi contro gli inglesi, uso’ il boicottaggio per combattere la segregazione razziale; L’aventino, è stata la modalità che gli antifascisti usarono contro Mussolini che chiamava il Parlamento “ un bivacco di manipoli” nel 22. Non siamo neanche lontanamente in questo frangente. Semmai potrebbe somigliare ad una nostalgica voglia consociativa dove le forme di maggioranza/ minoranza sarebbero salve accanto a una cogestione amministrativa di fatto che la storia politica ha già conosciuto e dove nella notte tutti I gatti sono bigi. Il Filibustering ( l’ostruzionismo consiliare  che consiste in una successione di interventi allo scopo di ritardare o non approvare una norma) sarebbe la formula che si accompagna alla mobilitazione della piazza qualora una rappresentanza di bisogni, interessi rappresentabili abbia una proposta alternativa che ritiene migliore di quella all’O.d.G. .
Ai Consiglieri insoddisfatti col proposito di boicottare suggerirei due cose sommessamente senza presunzione alcuna la prima: che studiassero bene il tema; 
La seconda: che si assicurino realmente della rappresentanza di donne e uomini e dei loro bisogni. 
Il resto è solo un cattivo auspicio che si aggiunge alla già significativa distanza tra paese legale di MAGGIORANZA e/0 MINORANZA e paese reale.  La politica per le feste invece di stupirci ci deprime. Buon anno a tutti