Cultura e Spett. Primo piano

Pivirama – “Senza Rete”, il nuovo lavoro del progetto musicale di Raffaella Daino

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Presentato in anteprima nel programma Musica Med sulla Radio Rai Sicilia e recensito su Repubblica in cui Gigi Razete scrive:

” In questo primo disco tutto in italiano, il suono, pur restando in deliziosa altalena tra dimensione acustica ed elettrica, tra sofficità oniriche e ruvidezze improvvise, si apre verso l’ariosità della canzone pop, con una vocalità sospesa tra sensualità e distacco, e numerosi momenti di irresistibile e immediata presa. Affascina anche il mood espressivo che in alcuni momento regala intensi squarci di cruda realtà, mentre in altri prevale l’introspezione, il sogno, l’emozione più impalpabile.”

COOPERATIVA SANTANNA

Raffaella Daino, cantautrice siciliana ritorna con un nuovo lavoro in cui l’anima alternative rock si fonde a nuovi stili e linguaggi, raccontando la realtà più cruda e la fantasia più libera cimentandosi per la prima volta in un album interamente in italiano. “Senza rete” è il quarto nella storia del progetto Pivirama, attivo da 17 anni tra la Sicilia e Roma.
L’album uscito a giugno 2017 con New Model Label, scruta il mondo tra scorci di realtà e momenti più intimisti, con un tappeto di elettronica e arrangiamenti ora delicati ora più aggressivi, mantenendo un’atmosfera psichedelica, a volte cupa a volte sognante, e un’attitudine rock.

Il disco e’ stato per buona parte arrangiato, suonato e prodotto da musicisti siciliani Nicola Ganci e Patrick Rotolo a Sciacca e poi completato tra Palermo, Roma e Bologna. Hanno collaborato Renz, Tony Truncali, Gregorio Indelicato, Totò Grilletto, Nicola Alesini, Domenico Mistretta, Govind Singh Khurana, Generoso Pierascenzi.

I testi fluttuano sospesi tra la realtà più dura e violenta e il più sognante dei mondi immaginari, raccontando in due brani il dramma dei profughi in viaggio disperato da un Sud del mondo dilaniato da guerre e dittature verso un nord Europa che ha smesso di accogliere e innalza muri e barriere (“Jungle, Frontiere chiuse” e “Dal deserto al mare”), la decisione di dire basta a violenze e soprusi di un uomo padrone (“Arida”). Ma anche la crisi d’identità dei cocci di bottiglia (“Sassi di vetro”) o le strane forme che assumono le nuvole di fumo sulle pareti di una stanza chiusa (“Nuvole”) o ancora il difficile percorso di riscatto da un passato pesante nel tentativo di raggiungere l’agognata libertà (“E ora lei”) o la vita sospesa e a testa in giù di chi non teme una vita funambolica senza punti di riferimento né certezze (“Senza Rete”) e di contro l’eterna indecisione di chi finisce con il perdere tutto per l’incapacità di scegliere (“Asimmetrie”), e , con ironia, lo sdoppiamento d’identità di chi ha un alter ego predominante, che crea caos e confusione, se non una personalità dissociata, (“Alter Ego”).

Il disco è stato anticipato dal video di “Jungle Frontiere chiuse”, girato e montato dalla stessa Raffaella dopo aver visitato i campi profughi nel centro Europa e al confine tra Libano e Siria. Muri sempre più alti e frontiere sempre più rigide. Accampati in tende nel fango d’estate e nella neve d’inverno. Famiglie con bambini piccolissimi tentano una sopravvivenza estrema senza abbandonare il sogno di ricongiungersi con i familiari in Inghilterra o Germania. E’ Londra la meta più desiderata. E cosi sui muri dei container scrivono le loro cartoline virtuali sperando in una “London calling” che però non arriverà mai.

Il video pubblicato dal sito del quotidiano La Repubblica