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IL NEOLIBERISMO DISTRUGGE IL MONDO, NOI SEMINIAMO IL FUTURO

Si è celebrata sabato 5 giugno 2021 la 47° edizione della giornata mondiale dell’ambiente,  durante la quale numerose sono state le iniziative in tutto il mondo.  Per l’occasione è stato piantato un albero di limone zagara bianca anche a Favara in provincia di Agrigento

Il  neo movimento nazionale ecologista Più ECO Ecologisti Confederati, ha risposto all’appello di Via Campesina internazionale, che chiama alla mobilitazione compiendo un gesto simbolico di piantare un albero di frutto in ogni comunità e territorio per proteggere la nostra madre Terra, in collaborazione con l’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare e la stazione radiofonica nazionale Iàfué Perlaterra.
La Via Campesina è il movimento internazionale che riunisce milioni di contadini, agricoltori di piccole e medie dimensioni, le persone senza terra, le donne contadine, indigeni, migranti e lavoratori agricoli di tutto il mondo. Comprende circa 150 organizzazioni locali e nazionali in 70 paesi di Africa, Asia, Europa e nelle Americhe. Difende la piccola agricoltura sostenibile, come un modo per promuovere la giustizia sociale e la dignità. Si oppone fermamente all’aziendalismo agricolo guidato dalle multinazionali che stanno distruggendo le persone e la natura.

“E’ stata un’imperdibile occasione, dichiara Alberto Crapanzano del neo movimento nazionale ecologista Più ECO Ecologisti Confederati un bel gesto simbolico e politico per far sentire la nostra voce e diffondere un messaggio di speranza per il futuro delle giovani generazioni anche dalla Sicilia, perchè difendere l’ambiente è una scelta di coraggio e di grande responsabilità etica e sociale; siamo felici ed onorati di aver contribuito a diffondere il manifesto antimperialista in difesa dell’ambienteIl pianeta al di sopra dei profitti – una sola terra.

Ci poniamo con fiducia alla salvaguardia della Terra e di tutti i suoi esseri viventi per una società nuova che abbia come principi la natura, l’ecologia, il lavoro, l’ambiente, la giustizia sociale, economica e politica, ma in netta contrapposizione al modello neoliberista del capitalismo spudorato che sta depauperando in modo violento e indiscriminato le risorse naturali e sta devastando il mondo.
E’ strettamente necessario avviare quotidianamente una profonda conversione ecologica e solidale degli apparati produttivi e dei comportamenti di consumo. Ridimensioniamo l’agricoltura intensiva che guarda senza farsi tanti scrupoli solo al profitto economico e valorizziamo i territori e la figura del contadino produttore di valori, non solo di prodotti, che rappresenta una modalità diversa della nostra attuale condizione umana errante”.

Alberto Crapanzano di Più ECO Ecologisti Confederati infine conclude, rivolgendosi soprattutto alle giovani generazioni, con il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres il quale chiude la giornata con una nota positiva, invitando all’azione:

“Il ripristino dell’ecosistema è un’impresa globale su vasta scala.Significa riparare miliardi di ettari di terra – un’area più grande della Cina o degli Stati Uniti – in modo che le persone abbiano accesso al cibo sano, acqua pulita e lavoro”.

“Questo è il nostro momento. Non possiamo tornare indietro nel tempo. Ma possiamo coltivare alberi, rendere più verdi le nostre città, rinaturalizzare i nostri giardini, cambiare la nostra dieta e pulire i fiumi e le coste. Siamo la generazione che può fare pace con la natura. Diventiamo attivi, non ansiosi. Siamo audaci, non timidi.