“Al male non c’è mai fine, non possiamo che condannare l’ennesimo femminicidio perpetrato tra le mura domestiche. A Lorena, giovane vittima,avremmo voluto augurare,come donne e ciffine, un prospero futuro da medico e non alzare la voce per dire basta ad insensati gesti di follia mascherati da scuse e bugie. Condanniamo il vile gesto che non ha senso e lascia l’amaro in bocca in un momento socio mondiale in cui siamo chiamati all’unità e al rispetto reciproco”. La nota stampa diramata dalle aderenti del Centro Italiano femminile di Favara, si lega ai tanti atti di cordoglio che giungono alla famiglia Quaranta per l’uccisione della giovane figlia Lorena, strangolata dalle bugiarde mani del fidanzato, questa mattina in un paesino della prov. di Messina, dove la ragazza studiava per diventare medico.