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Fabrizio Tinaglia : iniziare la scuola con consapevolezza

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Abbiamo contattato nuovamente Fabrizio Tinaglia, nostro illustre concittadino esperto di pedagogia e di neuroscienze, per parlare un po’ in sintesi, dopo gli sviluppi attuali e i nuovi studi, delle ricerche recenti in pedagogia e in didattica molto utili alla scuola d’oggi. Dopo le interviste precedenti, le quali sono state molto apprezzate ed anche ricercate sui siti internet, alcune anche tradotte all’estero, oggi abbiamo deciso di continuare il racconto.Dobbiamo anche dire che alcuni suoi scritti si trovano anche all’estero e in alcune delle Università più prestigiose del mondo come la Columbia University di New York , la University of California di Los Angeles ed anche nella prestigiosa Library of Congress di Washington. Anche in Spagna e in Germania. Abbiamo deciso quindi di fare una sintesi di questi studi e di queste ricerche per far comprendere meglio e con facilità alcuni concetti molti profondi e di non facile comprensione nei dettagli per chi non ha le basi scientifiche in queste discipline. Possiamo quindi cominciare con il dire che il nostro illustre concittadino Tinaglia conduce ricerche anche sulla neuro-didattica e studia in modo approfondito i processi attraverso cui noi conosciamo le cose, gli altri e il mondo. Studia tutto ciò che riguarda il cervello umano, quindi ha acquisito negli anni una buona conoscenza del sistema nervoso. Ha letto molti trattati, spesso molto difficili, sull’argomento ed ha pubblicato libri e quindi adesso è considerato un esperto in questo campo. In contatto con alcuni importanti studiosi il suo campo di studio e di ricerca quindi riguarda anche il pensiero, l’intelligenza, l’apprendimento, la memoria, l’attenzione, le emozioni, la motivazione eccetera.

” A scuola, lo ripeto sempre nelle occasioni, bisogna intervenire sul metodo educativo, far capire i concetti in modo semplice ai bambini, integrare le lezioni tradizionali, usare anche strategie per far capire se stessi e la propria motivazione. C’è la necessità di una revisione del metodo educativo contemporaneo, bisogna riscoprire e puntare ad esempio anche sul Cognitivismo ed integrare poi i vari metodi educativi.

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Il mio concetto Pensiero Primario NPT, tra le altre cose, fa capire anche questo. Con la ripresa della scuola, dopo l’estate, dobbiamo riprendere tutti noi il giusto ritmo nel lavoro di ogni giorno e quindi anche nella scuola. La scuola, dobbiamo ricordarlo sempre, per il bambino rappresenta il suo lavoro.

La scuola per il bambino è il suo vero lavoro. Come ricominciare nel modo giusto quindi la scuola?

Come abituare i bambini gradualmente e consapevolmente per il loro ritorno a scuola? I bambini in particolare devono riabituarsi a tante cose, ad esempio all’orario scolastico, a stare lontani da casa e senza genitori per alcune ore della mattinata, ma anche naturalmente a seguire le lezioni in classe e fare poi i compiti a scuola e a casa nel pomeriggio o di sera. Questo in sintesi naturalmente e solo per citare alcune delle cose da fare. Il bambino deve imparare a piccoli passi ed arrivare poi a pensare semplicemente a quello che fa, poi quello che si fa si deve infatti anche capire, ragionare quindi in generale su quello che pensiamo noi stessi e poi su quello che facciamo. Prendere le buone abitudini fin da piccoli è molto importante. Il cervello si mette in moto ed acquisisce un metodo, anche educativo per la vita pratica di ogni giorno e non solo per lo studio a scuola. La scelta dei libri, adatti naturalmente alle diverse età, poi è un aspetto molto importante per aumentare la comprensione e l’importanza dell’educazione vera, il tutto in seguito si manifesta anche nell’apprendimento delle varie discipline scolastiche. I libri con immagini sono più adatti poi a certe fasce d’età. Quindi come possiamo al momento concludere in sintesi? I libri vengono descritti come strumenti cruciali per migliorare la lettura e la scrittura nei bambini ma anche negli adulti, la memoria viene allenata nel modo giusto, si acquisisce anche un metodo che poi ritroveremo per altri apprendimenti scolastici e si capiscono meglio inoltre in definitiva anche le regole grammaticali. La capacità di leggere e scrivere bene dipende inoltre dalla pratica costante. 

Dopo la lettura è bene incoraggiare inoltre un momento di socializzazione e discutere insieme all’insegnante o ai genitori sulla storia appena letta e quindi far parlare i bambini e capire le loro interpretazioni personali. Capire le loro idee, capire come la loro mente lavora sull’argomento, capire il loro pensiero.

Capire come funziona il cervello, di bambini e ragazzi, è molto importante perché può aiutare anche ad educare meglio, applicare studi e ricerche degli studiosi nella pratica quotidiana è utile per capire sempre di più e meglio la mente dei bambini. Il cervello dei bambini in particolare è affidato alle cure dei genitori fin dalla nascita e così il bambino diventerà un uomo completo se il lavoro sarà fatto nel modo migliore. L’insegnante a scuola poi completerà in parte il lavoro iniziato in famiglia.

Saper addestrare il cervello umano e la mente fin da piccoli con le giuste strategie educative è molto importante a scuola e nelle società. Usare bene la tecnologia anche per migliorare la comprensione e il funzionamento del cervello umano. Il computer va bene sempre, usato nei limiti”.