Favaraweb

Domani ricorrerà il 76° anniversario dell’uccisione del Tenente dei Carabinieri Antonino Di Dino

Domani, 12 gennaio 2021, ricorrerà il 76° anniversario dell’uccisione del Tenente dei Carabinieri Antonino Di Dino, Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”, deceduto nell’adempimento del dovere a Naro, in occasione di una ribellione armata organizzata dal sedicente Movimento per l’indipendenza della Sicilia contro la chiamata alle armi.

In ossequio alle restrizioni normative vigenti per l’emergenza pandemica in atto, non verrà celebrata la tradizionale Santa Messa commemorativa.

Il fatto storico riporta che l’11 gennaio 1945 i rivoltosi, armati di fucili, bombe a mano e mitragliatrici, assaltarono la locale Stazione dei Carabinieri Reali sequestrando i 9 militari presenti, occupando altresì il Municipio dopo aver incendiato la locale Pretura e l’Ufficio delle Imposte. Per l’intera notte tra l’11 e il 12gennaio vi furono vani tentativi, da parte dei Carabinieri giunti da tutta la Sicilia, di forzare l’assedio della cittadina di Naro, in quanto trovarono forte opposizione armata senza riuscire a far breccia nell’organizzata resistenza dei rivoltosi.

Durante la stessa notte, al Sottotenente Antonino Di Dino, Comandante della Tenenza dei Carabinieri Reali di Canicattì, fu ordinato di trasferirsi a Naro. Ivi giunto, l’Ufficiale decise di incontrare i rivoltosi, disarmato, nella speranza di poterli convincere a consegnare pacificamente le armi e scongiurare una schiacciante repressione da parte dello Stato che sarebbe potuta sfociare in una carneficina. Il Sottotenente Di Dino, quasi riuscito nell’intento, fu però – vigliaccamente – colpito al volto da un colpo di fucile mentre tentava di far ragionare i rivoltosi.

Per tali eventi all’Ufficiale, appena trentaquattrenne, fu tributata la Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”.