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Cultura. Al professor Francesco Pira il I° Premio “Pace e Spiritualità 2024” per un articolo sull’IA

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa nella sua integralità .

Al sociologo. saggista e giornalista siciliano, Francesco Pira, professore associato di sociologia dei processi culturali dell’Università di Messina, gli sarà consegnato il I° Premio  “Premio Pace e Spiritualità 2024 “, nella sezione articoli giornalistici,  giunto alla nona edizione organizzato dall’Associazione Culturale Accademia Euromediterranea delle Arti, presieduta da Maria Teresa Prestigiacomo. Una riflessione pubblicata sul quotidiano La Sicilia intitolata “Il monito di Papa Francesco: l’Intelligenza Artificiale si può mettere al servizio della Pace” ha permesso all’opinionista di ottenere questo prestigioso riconoscimento. La Giuria composta da :Pino Colletta, Mariella Di Giorgi, Silvana Germanò, Ella Imbalzano, Emanuele Marino, Riccardo Marino, Nunzio Marotta, Rosa Nunziato,  Marcello Strano, Giuseppe Proiti,  ha scelto il lavoro di Pira per il particolare messaggio di Pace inviato in un articolo dai contenuti sociologici, anche rispetto al tema dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.  La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà domenica 30 giugno 2024 alle 11 a Letojanni (Messina) presso Villa Garbo.

Il Premio sarà consegnato dalla Presidente Prestigiacomo,  Anche nell’edizione 2023 del Premio il professor Pira era stato il primo classificato sempre nella sezione articoli giornalistici.

“Sono molto contento di ricevere un Premio dedicato alla Pace e alla Spiritualità in questo momento di guerra e di conflitti – ha dichiarato il professor Francesco Pira  – i valori della solidarietà e del vivere insieme vengono messi in grande discussione, perché è cresciuto l’individualismo, il cattivismo e la voglia di prevaricazione.

Nella società dominata dalla comunicazione affrontiamo il paradosso della disconnessione, la non comunicazione che continua a generare esclusi che sfuggono ai fondamentalismi, alla povertà, alle guerre e allo sfruttamento economico. Le guerre in Ucraina e sulla striscia di Gaza e i tanti conflitti in tutto il mondo, con la morte  non soltato di militari, ma anche di tanti civili ci dovrebbe far riflettere. Così come l’uso dell’Intelligenza Artificiale, per uccidere e non per salvare vite umane, ci disumanizza”.