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Con “Processo all’Articolo 4” si chiude la tappa di Palma di Montechiaro del Festival della Strada degli Scrittori dedicata al “Gattopardo” e a Tomasi di Lampedusa.

Il Festival della Strada degli Scrittori segna con successo la tappa palmese con un omaggio alla memoria e alla Strada della Legalità.

La kermesse teatrale, portata in scena a Palazzo Ducale di Palma di Montechiaro da parte dall’associazione “Tessere di Coccio”, ha fatto registrare la presenza di un pubblico numeroso e attento, che non ha mancato di sottolineare con sinceri applausi la performance degli attori, tutti avvocati e magistrati del Foro di Agrigento.

“Per noi è stato un ritorno nella città del ‘Gattopardo’ – spiega il regista, l’avvocato Gioacchino Lo Destro -, dato che l’opera venne rappresentata qui per la riapertura del Cine-teatro Chiaramonte. Una scelta non casuale, va precisato, ma che anzi sottolinea il rapporto tra Danilo Dolci e Palma di Montechiaro. Posso dire che siamo abbastanza contenti, sia per gli apprezzamenti ricevuti che per l’afflusso di pubblico”

Un’opera, quella che ricorda il processo subìto dall’attivista dei diritti civici, che in questo momento storico specifico assume un valore particolare anche per il dibattito pubblico. “Credo – prosegue Lo Destro -, che portare in scena questa storia ha una grande importanza perché la vicenda di Danilo Dolci è quella di un cittadino che ci insegna a lottare per i nostri diritti. Penso che avremmo bisogno, ancora oggi, tanti Danilo Dolci che guidino il popolo per mano alla conquista di diritti che oggi sembrano sempre di più a rischio”.

A chiusura dello spettacolo è intervenuto il presidente dell’associazione “Strada degli Scrittori”, Felice Cavallaro, il quale ha evidenziato il valore aggiunto dell’evento in una città come Palma di Montechiaro, con un passato tristemente segnato da gravi fatti di sangue, e che guarda al futuro con rinnovata speranza. “Credo sia stato molto importate avere in scena magistrati e avvocati a rappresentare il processo a Danilo Dolci – ha spiegato Cavallaro – soprattutto perché dà la misura del richiamo ai temi della legalità e dell’impegno civile, che è la cifra sulla quale abbiamo cercato di costruire il percorso della Strada degli Scrittori. Una Statale 640 che oltre a toccare i paesi di grandi autori del ‘900 è stata però anche teatro degli omicidi dei giudici Rosario Livatino e Antonino Saetta e del maresciallo Giuliano Guazzelli”.

Chiusa la pagina di Palma di Montechiaro, il Festival della Strada degli Scrittori, promosso dal Distretto Turistico Valle dei Templi e dall’associazione “Strada degli Scrittori” e con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, continua il suo viaggio e fa ritorno ad Agrigento per le iniziative dedicate al 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello.