Continuano, secondo il calendario previsto dall’Amministrazione Comunale di Canicattì, le manifestazioni programmate per onorare la memoria dei Giudici Rosario Livatino, Antonino Saetta e del figlio Stefano.
Diverse le iniziative realizzate già nei giorni scorsi nell’ambito della Settimana della Legalità.
La prima attività, concretizzatasi martedì scorso, ha visto la condivisione con le Scuole di un progetto che coinvolgerà in prima persona i ragazzi. Si tratta dell’idea di non “congelare” la trasmissione dell’ideale della Legalità solo alla Settimana ad essa dedicata ma di procedere in un percorso di acculturamento verso la Giustizia.
È un impegno preso con le scuole per la realizzazione di murales sulle pareti esterne di edifici comunali ricadenti in zone di particolare interesse educativo. La realizzazione delle opere, che si porterà avanti nel tempo, mira a riqualificare il territorio e a trasmettere il messaggio di salvaguardia e tutela del proprio territorio, a rendere più gradevoli e degni di cura angoli della città spesso frequentati dagli stessi giovani, e di infondere in essi l’amore per la Legalità e per il patrimonio.
Al centro del progetto saranno gli studenti, che così come concordato realizzeranno i lavori artistici sotto la guida di esperti. Gli alunni del Liceo Scientifico “Antonino Sciascia” di Canicattì saranno seguiti dall’artista Marco Cloud della FARM Cutural Park mentre i Licei artistici saranno coordinati dai professori Rosa Maria Corbo e Salvino Marrali.
Il 20 settembre scorso, inoltre, si è insediato l’Osservatorio della Legalità, con sede nella sala “Saetta-Livatino”, nell’ex Complesso “La Badia” in via Mariano Stabile.
Oggi 21 settembre, giorno del 27° anniversario dell’eccidio del Giudice Ragazzino, terzo giorno delle iniziative in programma, è stato reso onore alla memoria di Rosario Livatino con la visita alla tomba del Giudice e l’offerta di un omaggio floreale. A seguire è stata concelebrata la santa Messa di suffragio, nella Chiesa di San Domenico, presenti le massime cariche militari, civili e religiose della provincia, le scolaresche e diversi liberi cittadini. A conclusione della liturgia le autorità si sono spostate sul luogo dell’eccidio, lungo la SS640, per la deposizione delle corone d’alloro alla memoria e per scoprire la restaurata stele fatta erigere dai genitori del Giudice Livatino e vilmente sfregiata lo scorso 18 luglio.